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martedì 4 gennaio 2011

"Troppo Belli"...e dannati; ma proprio troppo!

Ciaoooooo! Ma quanto tempo eh?! Come state?...Ummmm sì sì lo so... Sono sparito. Avevo promesso che con il lavoro non avrei smesso di scrivere ma la sera tornavo davvero troppo stanco. Inoltre mi sono impegnato molto per imparare quanto più possibile dal mestiere di libraio. Eh sì quest'anno ho lavorato in libreria. Devo ammettere che non è stato facile ma ero pienamente a contatto con i libri, ho potuto accrescere la mia cultura ed ho notato una cosa... I CRIMINALI VANNO DI MODA! Ma prima di parlarvi di questo e quindi passare all'articolo, volevo farvi tanti AUGURI! E' vero che sono in ritardo ma vi assicuro che ve li faccio col cuore. Spero che questo nuovo anno sia migliore per voi e per me. Spero inoltre che lo passeremo insieme sul Blog condividendo i nostri pensieri.... Ed ora comincia lo show!!!

Il Padrino di Francis Ford Coppola

Che capolavoro eh?! Uno dei film più belli mai girati; una trilogia che è un colosso. Eppure fu scandalo quando arrivò nelle sale. In fondo si mostrava anche il lato buono e carismatico di  spietati gangster italo-americani. Un mafioso non doveva risultare simpatico; doveva essere odiato e suscitare sdegno. Però nel film era ben chiaro il messaggio che arrivava agli spettatori: "Nel mondo della crimine non ci sono vincitori". Nessuno dei protagonisti si salvava dalla condanna che la vita criminale prima o poi ti riserva. Vogliamo parlare di Tony Montana dallo stupendo "Scarface"?! Bhè penso che nessuno vorrebbe morire crivellato di colpi con la faccia piena zeppa di cocaina. Certo fa una fine spettacolare ma decisamente triste. Nessuno lo ricorderà; la sua donna è morta e la famiglia l'ha allontatano. Nell'opera scritta da Oliver Stone e diretta da Brian De Palma, la morale era facilmente deducibile. Non si può diventare tanto grandi senza rinunciare a qualcosa. Tony aveva tutto ma allo stesso tempo aveva perso tutto. A quei tempi erano casi rari quelli in cui i cattivi erano i protagonisti. I ragazzi rimanevano indubbiamente affascinati da questi temerari boss, ma speravano pure di evitarne la sorte: "Bhè sì fichissimo! Peccato che poi l'hanno sciolto nell'acido... tritato con una motosega... falciato con un tagliaerba... etc". Oggi le cose sono un pò diverse e questi film non sono più mosche bianche:

Romanzo Criminale (il film)

Romanzo Criminale (la serie)

Vallanzasca (Il film)

Qual'è il problema vi chiederete voi? Nessuno a dire la verità. Più che altro ho molti dubbi. Come vi ho accennavo prima, la certezza che i criminali siano ormai una moda si è consolidata in me durante il lavoro. E' incredibile il quantitativo di libri che abbiamo venduto riguardo a criminali famosi. Ne ho venduti anche due o tre a ragazzi che si vedeva non avevano mai letto in vita loro: "Ah bhè quello su  à  Banna de a Maiana  e su Totò Rina. Ah e pè scola "i dolori der giovani Perther" e "Nella fattoria de Orvell". Ovviamente i primi posti vanno ai nuovi divi della televisione: Banda della Magliana e Vallanzasca. Ma qualcosa già era nell'aria... Dai primi anni 90 sono iniziati a diventare parte della cultura musicale i gangster-rapper. Cantanti di colore che parlano di come sia fico spacciare, pestare la gente e sparare da un auto in corsa sugli avversari. Ovviamente dissacrano l'immagine delle donne, hanno una strana ossessione per Scarface e ci insegnano che se non sei pieno di soldi non sei nessuno. In America c'è una vera e propria faida tra East Coast e West Coast, le due grandi famiglie Ganstà (che significa in slang "criminale" ma è un termine che viene usato nel mondo musicale) che sporadicamente si uccidono fra di loro. Basta pensare a Notorius B.I.G. e Tupac, due famosi rapper uccisi a colpi di pistola da un SUV di passaggio.  Il problema è che i ragazzi in America adorano questi tizi che in realtà nella maggior parte dei casi non sono veri musicisti. Sono immagini dietro alle quali c'è riciclaggio di denaro sporco e traffici di droga. Anche da noi questo fenomeno musicale si sta affacciando poco a poco. Basti pensare a gruppi come i Club Dogo (che non hanno avuto problemi legali di sorta ma producono musica immorale... per non definirla altrimenti) o i Noyz Narcos che fosse per me farebbe musica al massimo nella cantina di casa loro. Il cantente di questi ultimi è stato arrestato per spaccio di droga in grandi quantità.

Poi  siamo passati ai videogiochi. Cavolo quanti ne sono usciti fuori! Non potete nemmeno immaginarvi quanti ne ho venduti quando lavoravo nel mondo dei videogames. Hanno rifatto pure "Il Padrino" per Playstation. Senza contare l'infinita serie di Gta - Grand Theft Auto. Gioco stupendo ma che ho visto comprare a ragazzini di 12 anni quando anche la casa produttrice si raccomanda di non venderlo ai minori. Quando io comprai il primo Gta i motori grafici erano  così vecchi che le immagini non erano tanto lontane da Pac-Man. In un'era tecnologica come la nostra, in cui puoi vedere le rotule delle tue vittime frantumate quando le colpisci con una spranga (vi potrei elencare 3 titoli in cui si possono vedere scene così nel massimo dei dettagli) le conseguenze sulle giovani menti sono peggiori. Sopratutto perchè il messaggio è "Per vincere devi sconfiggere la legge!". Quindi per essere forte devi ammazzare, derubare, picchiare e torturare i poveri PNC (le tue vittime virtuali). Inoltre per non rischiare di essere emarginato dai tuoi amici  devi giocarci. Non ci sono scuse. Capisco il 16enne che se lo compra... ma adolescenti più giovani e pre-adolescenti dovrebbero divertirsi con altro. Almeno finchè non hanno la maturità per capire che quello è solo un gioco. Ma sopratutto per non rischiare la loro desensibilizzazione morale e fisica nei confronti della violenza.

I miei dubbi aumentano. Chissà che non ci sia un collegamento tra una società sempre più in difficoltà e la fama crescente delle vecchie glorie della cronaca nera. Perchè questi fenomeni hanno presa sopratutto nei ceti sociali più bassi? Probabilmente perchè le persone che vi appartengono desidererebbero quella libertà e quel senso di potere che solo il crimine potrebbe dargli. Nel momento in cui il cappio al collo li soffoca, non importa se sono le banche o le tasse o chissà cos'altro, vorrebbero liberarsene. Vorrebbero mandare tutto a pu***ne, prendere la strada più facile e non chinare più la testa di fronte a nessuno. Ovviamente pochi poi cedono alla tentazione; però sognano di farlo. Per un momento immaginano di essere "Il Freddo" o "Il Libanese" e si chiedono se sia tanto male. Se non sarebbe meglio una vita breve ma da nababbi piuttosto che una vita lunga ma piena di sacrifici. Il guaio sta nel fatto che finchè si parla di Don Corleone, che non è mai esistito, è un conto ma se poi si passa a criminali veramente esistiti... lì la faccenda diventa scabrosa. Penserete che esagero ma che opinione avreste di un fan del Mostro di Firenze?! Ecco... Ma poi questi campioni del male sono davvero esistiti?

"Troppo Belli"...e dannati; ma proprio troppo!  Questo è il nostro titolo di oggi. Ho messo "Troppo Belli" fra virgolette perchè volevo far riferimento ad un film. Il capolavoro in questione è quello in cui recitano Costantino Vitagliano e Daniele Interrante. Vitagliano vinse il famoso premio "Fiasco d'oro" grazie a quest'oscenità cinematografica di cui sotto vi posterò il trailer. Gli attori e la storia infatti erano fintissimi; qualcosa di veramente trash. Ed è qui che mi ricollego al tema portante del nostro discorso. Romanzo Criminale & Co sono tutti "Troppo Belli" e dannati. La storia scritta da Giancarlo De Cataldo, autore del bel romanzo da cui è tratto il film, non ha praticamente nulla di vero. Basta andare su Wikipedia o guardare un documentario sulla Banda della Magliana per scoprire che:


  1. Non avevano quei bei nomignoli tipo "Er Bufalo" ma altri come "Renatino" (Il Capo).
  2. Non erano proprio di bell'aspetto anzi la maggior parte era sovrappeso.
  3. Non erano questi gran geni del crimine. Erano sprovveduti, senza freni nè controllo. Dei cani sciolti; ma sopratutto degli spietati assassini.
  4. La prostituta, poi moglie del dandy, esiste. Si chiama Fabiola Moretti ma la sua storia ed il suo viso sono molto diversi... molto... Volete una prova? Clicca Qui.


    Anche Vallanzasca perde un pò di fascino se si pensa che pur di evadere si è inniettato urina nelle vene ed ha mangiato uova marcie per una settimana pur di beccarsi l'epatite. Certo è un temerario... ma non lo stimo. Immaginarmelo lì sulla tazza del gabinetto a causa della diarrea mentre si fa una pera di pipì... Ummm rovina la poesia di questo bandito gentiluomo (come lo ha definito qualcuno). Ah senza dimenticare che deve scontare un ergastolo di 260 anni a causa del sangue che ha versato (solo per essere precisi eh!). Anche lui è stato poi interpretato da Kim Rossi Stuart che... bè diciamo che questa scelta è stata molto lusinghiera nei confronti del vero Vallanzasca. Era un bel ragazzo ma niente di così speciale... Siamo ben lontani dalla realtà. Ed allora vi lascio con un pò di domande a cui spero mi aiuterete a rispondere. Come al solito potete farlo commentando (Scelta consigliata!) o via messaggio privato (Timidoni!). So che lasciarvi fare parte del lavoro dopo questa lunga assenza non è carino ma stavolta sono in stallo. Non riesco a decidermi:

    • Abbiamo proprio bisogno di mitizzare oggi questo genere di personaggi? Non è forse diseducativo per i ragazzi rendere dei veri criminali così affascinanti?
    • Secondo voi un film su Falcone e Borsellino oggi riscuoterebbe lo stesso successo?
    • Cos'è davvero che ci attira di questi anti-eroi? Vorremmo essere come loro o siamo solo curiosi di scoprire gli oscuri meccanismi del crimine organizzato?


      Oddio che confusione! Su Su fatemi questo per regalo di Natale (seppur posticipato) e non punitemi col carbone nella calza per la mia assenza. Aiutatemi a districare questi miei amletici dubbi. Che delirio... ma sarà normale?! Ummm penso di si... in fondo in fondo...


      We are in the jungle...


      FILM CONSIGLIATO: Codice 51


      5 commenti:

      1. Ciao Jà,
        quello che dici te è giusto, trattandosi di personaggi di fiction è ovvio che vengono mitizzati.. La televisione deve proiettare i desideri inespressi delle persone, non si manda in onda la realtà, ma quello che la gente vuole vedere. Chi vorrebbe vedere un boss obeso, o una donna che fa la prostituta ma brutta? la gente guarda la televisone per "sognare" ad occhi aperti un mondo che in realtà non esiste, vuole identificarsi con i personaggi. Ed ecco qua che vengono inventate storie e create situazioni irreali ma desiderabili. Le storie vengono semplificate, in modo tale che tutto sia più comprensibile a tutti, il copione è sempre lo stesso, visto e rivisto e rivisto. é quindi la televisione che si modella in base ai gusti delle persone, e non il contrario.
        Secondo me quindi è sia sbagliato dire che vorremmo essere davvero come loro, sia che siamo curiosi di scoprire i meccanismi del crimine organizzato,è una forma di evasione dalla realtà. Anche se pensandoci bene mi chiedo il motivo del picco di audience che fanno le notizie di cronaca nera... dove li non si tratta di vera e propria evasione dalla realtà ma di vera e propria realtà.
        -Lalla-

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      2. Ciao Evrayl

        Come te sono un newser di Oknotizie e mi sono interessato al tuo blog leggendo la tua precedente intervista. Ti ho mandato un MP così che tu possa vedere anche il mio sito^^

        Credo che tu abbia notato un nuovo fenomeno in ascesa. Un fenomeno che prende sempre più piede oggi perchè quando vengono a mancare gli eroi positivi si fa ricorso a quelli negativi. o almeno io la vedo così.
        Buon lavoro!

        PS: Notizie di ultimo?

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      3. Siamo arrivati troppo tardi per dire qualcosa che non sia già stato detto.
        Jean de La Bruyère

        Credo che -Lalla- sia stata chiarissima. Diciamo pure che mi ha anticipato di brutto. Ciao!

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      4. Concordo con Fenicio80, qui non si tratta di storie irreali ma di storie di cronaca nera, che vengono trasformate e romanzate, distorcendo dunque la realtà dei fatti.
        Si ricorre sempre con maggiore frequenza ai miti negativi, trasmettendo a mio avviso un messaggio sbagliato alle nuove generazioni che non hanno vissuto quel periodo.

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      5. Anche io quoto Lalla, devo dire che il suo pensiero è stato molto accorto. Non mi aspettavo di meno da una futura psicologa ;) Grazie anche a Fenicio80! Sto aspettando notizie del Capitano Ultimo via mail. Se tra qualche giorno non riceverò risposta lo cercherò di persona^^ Spero vi sia piaciuto il nuovo articolo:P

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