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mercoledì 12 gennaio 2011

PETIZIONE// Rimozione di Augusto Minzolini dalla carica di direttore del Tg1

Buonasera miei cari lettori! Vi avevo promesso una sorpresa e come vedete sono stato di parola. Mentre vi scrivo sto ascoltando la magnifica soundtrack del Gladiatore per darmi la carica. Dal titolo potete capire da soli qual'è la mia intenzione. Eh si, voglio puntare in alto; voglio levarmi un sassolino dalla scarpa. Sapete ormai quanto io tenga all'idea che l'informazione possa essere personale ma veritiera. Si possono anche esprimere le proprie opinioni (magari non sulla tv pubblica) però non si possono negare i fatti nè tanto meno censurarli. I negazionisti sono tanto fastidiosi come compagni di dibattito quanto (anzi più) come giornalisti. Però io oggi voglio chiedere a voi cosa ne pensate di questo progetto. Voglio chiedere a voi se questa petizione debba esistere o meno (verrà caricato su firmaonline.com). Il motivo è semplice: sento questo blog mio quanto vostro. Di conseguenza mi piacerebbe condividere con voi questa esperienza. Ho disposto un nuovo sondaggio appositamente per questa occasione. Nei commenti mi piacerebbe invece sentire la motivazione al vostro voto (oppure no se desiderate la privacy) ed eventuali proposte per migliorare lo statuto della petizione. Non mi rimane che dirvi... Al mio segnale, scatenate l'inferno!



[[[[[[[[[[[[[[[[[[[[[[[[[[[[ STATUTO ]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]


LEGGITTIMAZIONE DEL VOTO > : Questa petizione viene firmata in forza dei diritti garantiti ai soggetti paganti del canone Rai e non. Anche quest'ultimi infatti, in quanto cittadini italiani, sono direttamente interessati affinchè un servizio pubblico nazionale non perda la propria immagine, NON sia strumento di finalità illecite o non rispetti la legge ed i diritti morali degli italiani.
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PRIVACY > : Qualunque operazione o complesso di operazioni, effettuati anche senza l'ausilio di strumenti elettronici, concernenti la raccolta, la registrazione, l'organizzazione, la conservazione, la consultazione, l'elaborazione, la modificazione, la selezione, l'estrazione, il raffronto, l'utilizzo, l'interconnessione, il blocco, la comunicazione, la diffusione, la cancellazione e la distruzione di dati, anche se non registrati in una banca di dati. Di conseguenza il vostro voto, seppur conoscibile, non è divulgabile per scopi di lucro nè senza il consenso del votante stesso; pena sanzioni per il responsabile o per il sito stesso (se collabori con il trasgressore).
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RICEVENTI > : RAI – Radiotelevisione italiana; AGCOM; Garante del contribuente. La nostra richiesta a questi enti nasce dal desiderio di un'informazione più pulita, libera e senza "comode" censure. Sopratutto nei creatori della petizione è viva la speranza che la politica non alteri più la realtà dei fatti come presentata in un "Telegiornale pubblico", essendo quest'ultimo finanziato dagli italiani. Gli interessi politici e dei potenti non devono MAI negare al cittadino la possibilità di un'informazione obbiettiva ed onesta. 

[[[[[[[[[[[[[[[[[[[[[[[[[ MOTIVAZIONI ]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]

1)SHARE=
Secondo una rielaborazione dei dati Auditel, fatta ad aprile 2010 dal consigliere di minoranza del CdA Rai Nino Rizzo Nervo, in cinque anni, dal 2005 quando il direttore del TG1 era Clemente J. Mimun, passando per la direzione di Gianni Riotta dal 2006 al 2009, al marzo 2010, dopo meno di un anno di direzione di Minzolini, la quota di share sarebbe scesa, facendo perdere al TG1 un milione di telespettatori. Rilevazioni hanno sottolineano il calo di fiducia dei telespettatori verso il TG1 di Minzolini, sceso quasi a giudizio di insufficienza.

2)MANCANZA DI PARZIALITA'=
Nell'ottobre 2010, il TG1 di Minzolini è stato diffidato dall'AgCom per «forte squilibrio» a favore della maggioranza e del governo. Infatti nei seguenti casi: "// Definizione di "assoluzione" per la prescrizione di David Mills // Oscuramento dell'inchiesta sugli scandali sessuali di Berlusconi // Violazione della par condicio durante le elezioni regionali del 2010 //" sarebbero state filtrate, alterate o censurate le notizie scomode per la figura di Silvio Berlusconi.

3)COLLABORAZIONE "DITTATORIALE"=
Il 31 marzo 2010 Minzolini rimuove dal ruolo di conduttori del TG1 Tiziana Ferrario (edizione delle 20), Paolo Di Giannantonio (edizione delle 13,30) e Piero Damosso (edizione del mattino), sostituendoli rispettivamente con Francesco Giorgino, Laura Chimenti e Francesca Grimaldi, con la tacita approvazione dal direttore generale Mauro Masi e dal consigliere di maggioranza Antonio Verro. Secondo il comitato di redazione si tratta di un'epurazione rivolta contro i giornalisti che non avevano firmato una lettera a favore di Minzolini stesso, a proposito di quanto era accaduto in occasione della notizia sull'assoluzione dell'avvocato Mills, il cui reato di corruzione è stato invece dichiarato prescritto dalla Corte di Cassazione; l'opinione del CDR è condivisa dalla FNSI e dai consiglieri RAI Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten. Minzolini replica giustificando le proprie decisioni come semplice ricambio generazionale, affermando che si tratta di conduttori che lavorano da 28 anni. Il presidente della RAI Paolo Garimberti è intervenuto sul caso per iscritto con una lettera al direttore generale Mauro Masi. La giornalista Maria Luisa Busi, che già precedentemente aveva criticato l'operato del TG1 e anche lei tra i non firmatari, in un'intervista parla di rappresaglia nei confronti dei giornalisti. Minzolini replica inviando alla Busi una lettera di contestazione formale per non aver chiesto l'autorizzazione all'intervista. Maria Luisa Busi, il 22 maggio, rassegna le proprie dimissioni dalla conduzione telegiornale. Contro la reintegrazione di Tiziana Ferrario, decisa dal tribunale del lavoro, Minzolini ha annunciato ricorso, definendo la sentenza come "frutto di un intreccio perverso fra politica, magistratura e baronati tv".

4)PERDITA D'IMMAGINE=
Dagli 80 ad oggi ci sono stati circa 13 direttori del tg1 in pianta stabile. Di questi, 3 sono passati a Mediaset:

  • EMILIO FEDE
  • CARLO ROSSELLA
  • CLEMENTE J. MIMUN
 Mentre 2, ovvero Augusto Minzolini e Bruno Vespa, sono stati accusati di rendersi servile verso Silvio Berlusconi anche con espliciti richiami degli enti di controllo. Aldilà della piena di libertà di ogni giornalista di scegliere dove lavorare, negli ultimi anni il crescente sostegno dei direttori del Tg1 all'operato di Silvio Berlusconi, della sua azienda e della sua attività politica, sta ledendo l'immagine del telegiornale. Questo a causa sopratutto di scelte editoriali, fortemente criticate per la loro poca parzialità, durante la direzione di Clemente J. Mimun e Augusto Minzolini. La credibilità del programma non può essere messa a rischio da un fenomeno sconveniente che può essere risolto solo sostituendo l'attuale direttore (tra i più criticati) e riportando il clima politico in studio a livelli più sobri.

[[[[[[[[[[[[[[[[[[[[[[[[[ PRECISAZIONI ]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]

I creatori della petizione non hanno nessun risentimento personale contro la persona di Augusto Minzolini. Non è scopo della petizione denigrare l'attuale direttore del Tg1 o la carica stessa. Obbiettivo di questa raccolta di firme è solo un cambiamento dell'assetto gerarchico del Tg1, affinchè i dissapori con i giornalisti, i richiami per mancanza di imparzialità e le palesi simpatie politiche non infaghino l'immagine di un servizio di informazione. Servizio di cui tutti gli italiani sono soci per diritto di nascita o per diritto acquisito con la cittadinanza.


7 commenti:

  1. Minzolini e' imbarazzante, pessimo, ridicolo e talmente di parte da essere negativo per il centro destra stesso.
    Dovrebbe essere rimosso.

    La mancanza di parzialità e' la prassi anche di altri giornalisti di rilievo in Rai, anche loro pagati con il canone che gli italiani sono obbligati a versare.
    Michele Santoro, Corradino Minneo (direttore Rai News), Bianca Berlinguer (direttore Tg3). Anche loro si fingono imparziali ma nn lo sono e nessuno dice nulla, perche' sono imparziali dalla parte giusta? Perché' lo fanno in maniera sufficientemente subdola? Chi lo sa!

    RispondiElimina
  2. Quoto Ale su tutto tranne la Berlinguer che trovo una gran professionista ed esempio di giornalista. Santoro ad esempio riesco a tollerarlo solo da quest'anno; prima spegnevo la televisione dopo max 15 minuti. Le legnate forse gli hanno fatto capire la lezione... Ma rimane un punto. Un discorso è un programma di dibattito dove il conduttore è di parte. Un altro è un telegiornale che svolge un ruolo di informazione fondamentale per gli italiani. Un programma che ha il compito di essere "bocca della verità" e che nasce per sua natura senza dibattiti. La politica dovrebbe essere l'informazione e non farla.

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  3. Credo sarò a favore. Non penso che Santoro sia poco parziale ma penso semplicemente che cerchi di sanare lo squilibrio nella disinformazione odierna. E se pure così non fosse... non sta forse dalla parte giusta?

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  4. fenicio, la parte giusta per un giornalista e' l'imparzialita'. Per te se un giornalista e' parziale di sinistra va bene ma se e ' parziale a destra nn va bene? Teoria molto democratica!! Di stampo stalinista direi.

    Evrayl
    Appunto, il tg deve essere informazione, tg3 della Berlinguer e minneo a Rai news sono parziali. Sicuramente sono bravi, ma resta il fatto che nn sono telegiornali imparziali

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  5. è ovvio che sarei favorevole. Determinati telegiornali sono assolutamente imparziali, non c'è niente da fare. é vergognoso, pericoloso, perchè se controlli l'informazione controlli tutto. Puoi far credere qualsiasi cosa, e soprattutto la cosa più grave è che nella più totale imparzialità ci sono servizi che hanno un'altissima credibilità da parte del pubblico. Quindi... "eh beh ma se l'ha detto il tg..."
    Come diceva jacopo, un conto è l'imparzialità di un mezzo di informazione televisiva quale il telegiornale, un conto è l'imparzialità di un programma televisivo che io ho scelto deliberatamente di vedere perchè mi interessa. E poi c'è un altro discorso secondo me: il telegiornale lo guardano pressochè tutti.
    Dalle persone più informate a quelle meno informate, è quindi mooolto più facile modificare le opinioni di queste persone. Invece un programma quale quello di Santoro, è guardato da persone che gia hanno conoscenze di base riguardo a temi politici e che gia sono schierate verso un determinato partito politico. Questa è una differenza molto sottile ma secondo me importantissima.

    Vi consiglio un documentario. Si chiama Citizen Berlusconi, pubblicato da diverse emittenti Americane ed Europee. In italia ovviamente no.
    -Lalla-

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  6. Una persona puo' essere influenzata dal Tg1 come anche dal Tg3 e da Rai News. Quindi quello che dite vale per tutti i telegiornali condotti in maniera parziale. Indignarsi solo per i Tg di parte "a destra" sminuirebbe l'indignazione stessa.
    Per quanto riguarda Santoro scusate ma il fatto che non sia un Telegiornale non puo' essere una scusa per un giornalista di utilizzare i soldi pubblici del Canone Rai per essere palesemente di parte ed ignorare l'imparzialità. Se io pago il canone pretendo di poter guardare tutti i programmi di approfondimento Rai aspettandomi correttezza e pluralità, (cosa rara da anni)

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  7. PEnso il problema sia Berlusconi. Prima della sua entrata in politica non si era mai parlato nemmeno di par condicio.Sono sicuro che una volta che ui avrà lasciato la politica tutti abbasseranno i toni. Cmq l'informazione deve essere imparziale.

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