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giovedì 12 aprile 2012

Shadow in New York

Jerry Delakas è l'altra vera faccia di Manhattan...






Un lavoro di Alessandro Forin a sostegno di un progetto di Nicole Cimino.

New York è unica, lo è grazie ai Newyorkesi di nascita e di adozione, Jerry Delakas è una parte di questa unicità sin dagli anni 70' ma ora rischia di vedere il suo passato svanire ed il suo futuro divenire incerto.
Dopo più di un anno, il processo che metterà la parola fine a questa storia assegnando o meno la licenza a Jerry Delakas, sta finalmente volgendo al termine. A giorni la Corte Suprema di New York si pronuncerà e avremo la sentenza alla quale non sarà ammesso alcun appello.
La storia di Jerry era nota solo a N.Y. poi sono arrivati articoli di riviste e giornali che hanno cominciato a parlare di questa piccola ma grane storia.
La vicenda è arrivata anche a Nicole Cimino, l'attrice romana che vive a N.Y. da due anni. Nicole si è interessata a Jerry e al suo problema che potremmo definire esistenziale, ha capito che l'edicolante Greco è vittima di una vera ingiustizia e che in troppi pochi ne sono al corrente.
La Cimino ha deciso quindi di andare in prima linea accanto a Jerry, ha coinvolto la casa di produzione Jack Boar Pictures, si è fatta affiancare da Luigi Benvisto, un giovane e geniale direttore della fotografia e ha creato un ampio ed appassionante documentario: The Paper House Report.

Internet kills newspapers but helps newspaper vendors
Per settimane Nicole Cimino ha incontrato Jerry, è rimasta intere giornate con lui per conoscerlo, studiarlo fino in fondo e ne è diventata amica.
Lo ha intervistato, lo ha filmato, lo ha fotografato e ha passato con lui  tutto il tempo necessario per rendere possibile al pubblico di conoscere al meglio quest'icona della vera New York.
In questo documentario/inchiesta scopriamo che centinaia di persone, americane e non, hanno firmato di persona e sul web una petizione indirizzata al Governo U.S.A. per sostenerlo.
Nicole è protagonista insieme a Jerry nel raccontare la sua storia personale, ci spiega come Delakas sia arrivato dalla Grecia negli anni 70, quali lavori abbia fatto e come sia finito in un'edicola a Manhattan. Con lo scorrere delle immagini viviamo passo passo le avventure di quello che è un vero e proprio protagonista, le vicissitudini che scandiscono gli anni ed il passaggio di numerosi e variopinti proprietari che mai rinunciano ad avere Jerry accanto.
Il problema alla base di tutto nasce quando lo storico edicolante rimane senza un datore di lavoro ma con l'esperienza ed il bagaglio di colui che ha realmente portato avanti la baracca negli anni.
La burocrazia non vuole riconoscere quello che la storia, la realtà ed i newyorkesi hanno nel D.N.A. l'edicola di Jerry ad Astor Place.


Working Class Hero

Questo reportage è diretto ma è anche interpretato da Nicole Cimino che da intervistatrice esterna diventa l'ingrediente necessario che aiuta Jerry a trasmettere il suo messaggio di tristezza, amarezza e fiducia.
Nei prossimi giorni sapremo se due artisti italiani agli albori delle loro promettenti carriere sono stati utili alla causa di un semplice ed onesto lavoratore che chiede solo di non ricevere un'ingiusto ben servito.

LINK AL VIDEO:

http://vimeo.com/37930263

http://thepaperhouse.org/

sabato 3 marzo 2012

L'arte del fumetto, la morale dei manga!!

Salve a tutti! Questo è il penultimo articolo di Sancta Santorum che chiude definitivamente i battenti questa domenica. Ovviamente poi ci saranno un addo più formale. Volevo salutarvi con un articolo dedicato ad una delle mie più grandi passioni: i manga. Adoro i fumetti, lì leggo fin da bambino, eppure la gente crede che si tratti di roba per mocciosi o sfigati. Una persona colta potrebbe dire lo stesso di un gruppo di uomini che insegue una palla guardando il calcio; una persona ignorante potrebbe dire lo stesso di qualcuno che legge una storia inventata guardando un lettore di romanzi. Eppure le forme d'insegnamento e comunicazione sono tante e diverse. Nel calcio si può scoprire l'importanza della sportività come in un romanzo il modo di assaporare la vita. Perchè questo non può valere per un fumetto? Un film può essere un'opera d'arte, piena di messaggi importanti, etc... mentre una storia disegnata a mano, no?! Siamo lì lì concettualmente. Per scrivere un manga ed avere successo deve esserci dietro una trama complessa, che in molti casi non è neanche adatta ai bambini. Non tutti i fumetti sono Dragon Ball o Spiderman perchè esistono graphic novel come V per Vendetta e manga come Akumetsu che trattano tematiche di denuncia sociale. Detto ciò, vi ho preparato una lista con alcuni titoli presi dalle migliaia di lettura fatte in questi anni. Ho scelto titoli meno noti, evitando Onepiece, Naruto, etc... E' stata un'epopea scriverli tutti. !! A kiss for the readers!!

LEGGENDA: [A] = Consigliato l'anime; [V] = Sconsigliato ai minori.

AIKI
Un genio delle arti marziali capriccioso, sadico e pervertito; una ragazza in pericolo; un mondo pieno di nemici... Cosa può uscirne fuori? Morale: Anche i malvagi possono tornare utili alla società... ogni tanto.
AIR GEAR | [A]
Puoi muoverti anche nel vento quando ai tuoi piedi hai dei pattini Air Gear! Ce la farà il protagonista, sfida dopo sfida, a diventare il re della città? Morale: La passione può risvegliare la nostra vera natura.
AKUMETSU [V]
Politici corrotti e banchieri senza scrupoli vengono giustiziati da un giovane mascherato. Ogni volta che stanno per prenderlo, la maschera che indossa esplode uccidendolo. Un kamikaze immortale? Morale: Le nostre origini non possono determinare chi siamo.
AO NO EXORCIST
Il figlio di Satana è stato allevato da un prete-esorcista che voleva salvarlo. La morte del padre adottivo per mano di quello naturale lo spingerà a diventare un cacciatore di demoni. Morale: Vedi sopra.
APHORISM
Cambiare liceo è un'esperienza difficile, ma quando questo diventa una prigione dove ogni tot giorni devi combattere per la tua vita... bhè, è più normale di quanto sembri... Morale: Per affrontare il peggio ti servono buoni amici.

BACCANO  | [A]
Storie intricate negli anni di Al Capone, tra personaggi di ogni razza e passato ed un sottofondo esoterico. Mafia e Magia possono convivere su di una base Jazz. Morale: Il vintage è sempre di moda.
BAKUMAN
Due ragazzi che sognano di diventare Mangaka (fumettisti) ed un amore proibito che potrà sbocciare solo quando lei sarà la doppiatrice dell'anime di uno dei 2. Morale: I sogni sono ben lontani dalla realtà, perchè ci vogliono due lacrime per ogni sorriso... ma quel sorriso è tutto.
BARTENDER
Per stare dietro un bancone non basta saper mescolare cocktail, ma bisogna saper leggere nell'anima delle persone e dissertarle. Morale: La deontologia professionale è importante in ogni lavoro.
BASTARD [V]
Quando nel tuo corpo vive lo spirito di un antico mago pervertito che s'impossessa di te ad ogni occasione, vivere tranquillo è dura. Battaglie tra maghi con mosse i cui nomi sono quelle di Band Metallare. Morale: Spezzare ogni tanto con una risata non guasta.
BECK [A]
Mettici il cuore e canta! Canta per ogni callo sulle tue dita e per ogni notte insonne a provare. La stupenda storia di un gruppo rock emergente. Morale: La forza più grande si nasconde negli animi più gentili.
BEELZEBUB
Fare da papà al figlio del diavolo è un lavoro estenuante, soprattutto quando devi combattere con la sua tata e bande di teppisti armati. Morale: L'istinto paterno/materno è parte della natura umana.
BERSERK [V]
La storia di Gatsu, un mercenario che si unirà all'armata dei falchi per realizzare il sogno del proprio comandante: diventare re. Morale: Il mondo è malvagio, ma esserlo di più o cercare di dominarlo non ti porterà che alla distruzione.
BILLY BAT
Se dietro un innocente personaggio dei cartoni si nascondessero cospirazioni, leggende, morti e misteri? E se quel personaggio l'avessi disegnato tu? Morale: Il destino è inesorabile, sii pronto ad affrontarlo.
BLACK JACK [V] | [A]
L'incredibile storia di un medico dalle capacità sorprendenti che però rifiuta di essere riconosciuto come un membro della comunità scientifica, diventando un pariah. Morale: Il giudizio degli altri vale niente rispetto alle capacità individuali.
BLACK LAGOON [V] | [A]
La strana storia di un gruppo di mercenari e di un'impiegato medio giapponese che, tradito dalla sua compagnia, decide di cambiare vita e diventare un soldato al soldo. Morale: Una vita ordinaria può risultare peggio di una condanna a morte.
BLOODY MONDAY [V]
Un giovane hacker dovrà sconfiggere un gruppo terroristico intenzionato a diffondere un virus letale. Falcon, questo il nickname, sarà preda o predatore della setta? Morale: Chiunque può diventare un eroe.

CAGE OF EDEN [V]
Un aereo precipita su un'isola misteriosa ed il terrore dilaga. La paura dei passeggeri di non sapere dove siano finiti, sarà nulla in confronto alla scoperta della presenza di predatori estinti. Morale: Non smettere di lottare, mai.
CODE GEASS [V] | [A]
Una ragazza misteriosa incontra il principe rinnegato di un regno futuristico. Lei gli regala il dono del Geass per sottomettere gli uomini, lui decide di usarla per riprendersi il trono. Morale: Controllare gli altri non significa controllare sè stessi.

DEADMAN WONDERLAND [V]
Uno studente delle medie viene accusato dell'omicidio di tutti i suoi compagni di classe. In realtà è stata una creatura vestita di rosso, ma nessuno gli crede. Verrà così rinchiuso in una prigione/lunapark dove per sopravvivere bisogna vincere a delle spietate giostre. Morale: C'è luce anche all'inferno.
DEATH NOTE [V] | [A]
Un ragazzo dotato di una mente geniale trova per caso un quaderno che permette al possessore di uccidere chiunque. Riuscirà a convertire il mondo alla giustizia sotto la minaccia della morte o verrà sconfitto dalla sua controparte, L, un investigatore di fama mondiale? Morale: La giustizia senza morale non è giustizia.
DESERT PUNK [V] | [A]
La storia del Demone del Deserto, un mercenario senza scrupoli che vive in un mondo distrutto dal nostro presente. L'acqua è come oro e le armi il mezzo per conquistarla. Ah, lui è un pervertito. Morale: La linea tra il cinismo ed il realismo è sottile.
DETROIT METAL CITY
Un ragazzo di campagna si trasferisce in città con l'intenzione di sfondare come cantante POP. Finirà invece per impersonare Johannes Krauser II, signore indiscusso del metal metropolitano e sua 2° personalità. Morale: Dentro ognuno di noi risiede un oscuro passeggero.
DOUBT[V]
Un gruppo di appassionati di un gioco online organizza un raduno di 7 persone ad un karaoke bar. Scherzeranno, rideranno e poi si risveglieranno in uno scantinato vicini al cadavere di uno di loro. Morale: Il passato torna sempre a farsi sentire.
DRAGON QUEST DAI NO DAIBOKEN
Un bambino dal passato misterioso è cresciuto su un'isola piena di mostri. Quando il mondo verrà messo in pericolo diventerà un prode avventuriero con tanto di compagno mago. Akira Toriyama style. Morale: Le favole sono belle ad ogni età.

ELFEN LIED [V]| [A]
Una ragazza mutante, frutto di esperimenti genetici, fugge dai suoi creatori e cerca di costruirsi una vita normale. Il sogno d'amore di lei e Kota si trasformerà in un incubo. Morale: Non si può fuggire la propria natura.
EYESHIELD 21 | [A]
Uno studente dal fisico gracile viene costretto dal Capitano della squadra di Football ad entrare come Running Back. Sarà una lunga e dolorosa scalata verso il successo. Il manga che ha ispirato una generazione di giapponesi a giocare a Football! Morale: L'impegno ed il gioco di squadra premiano.

FASTER THAN A KISS
Una studentessa ed il suo fratellino perdono i genitori in un'incidente. Il suo professore, per evitare che finiscano in un istituto minorile, la sposerà. Finzione o realtà? Morale: L'amore ha molte forme.
FREEZING
Un mondo minacciato da creature di una dimensione parallela, un esercito di donne chiamate Pandora. Questa è la storia di coloro che portano le Stigmati, è la storia di una guerriera. Morale: Accettare il proprio passato è l'unico modo per avere un futuro.
FULL METAL ALCHEMIST | [A]
Due orfani cercano di riportare in vita la madre con l'alchimia, ma il risultato è che uno perderà il proprio corpo e l'altro un braccio ed una gamba. Riusciranno a riottenere ciò che hanno perso grazie alla pietra filosofale? Morale: Esiste un equilibrio in tutte le cose. Questo è l'universo.

GAMARAN
Quando vieni addestrato fin da giovane per essere un samurai, sei pronto ad accettare qualunque destino riservatoti. Puoi sostenere il nuovo daimyo, affrontare schiere di nemici e persino uccidere tuo padre. Morale: L'onore è una via difficile da seguire.
GANTZ [V]
Un adoloscente senza interessi si trova, suo malgrado, ad aiutare un ex-amico a salvare un barbone dalle rotaie. Sfortunatamente loro moriranno... per poi essere resuscitati dal Gantz. Ma cos'è il Gantz? Morale: Bisogna conoscere la morte per apprezzare la vita. 
GLASS MASK | [A]
Una ragazza qualunque sogna la carriera da attrice con l'unica qualità di una passione senza eguali. A sostenerla una mentore dispotica ed un giovane freddo all'apparenza, ma gentile. Morale: Non arrendersi mai, nemmeno all'amore. // Per Naty
GTO | [A]
Onizuka è stato un teppista così violento da essere diventato leggenda, è un fanatico delle forme femminili e, con poca cultura, esce da un'università di 3° categoria. Come riuscirà ad essere proclamato miglior insegnante del mondo? Morale: L'insegnamento è una professione sacra.

HELLSING [V] | [A]
I vampiri sono tra noi, più spietati che mai, eppure Alucard, il più forte di loro, aiuta la Hellsing, esercito protestante della regina, a combattere queste creature. Il suo passato verrà fuori quando renderà vampira una giovane soldatessa in punto di morte. Morale:  Ogni creatura è luce e tenebra.
HIDEOUT [V]
Dopo la morte del figlio, una giovane coppia entra in conflitto e lui decide di uccidere la moglie in una foresta. Da cacciatore passerà a preda quando entrambi imboccheranno in una caverna piena di pericoli. Morale: Aspettati ciò che fai agli altri.
HISTORY STRONGEST DISCIPLE KENICHI
Kenichi vorrebbe solo imparare un pò di karate, ma il suo senpai lo picchia ripetutamente e per giunta lo sfida ad un combattimento senza esclusione di colpi. A salvarlo sarà Myu, una sua compagna di scuola che si rivelerà molto più di una praticante di arti marziali. Morale: Bisogna combattere solo per difendere sè stessi e chi si ama.

KATEKYO HITMAN REBORN |[A]
Imbrana-Tsuna è il tipico sfigato della scuola e la sua vita è piatta come una tavola. Peccato che un giorno un neonato italiano in giacca e cravatta arrivi dall'Italia e gli comunichi di essere il futuro boss della famiglia mafiosa i Vongola. Morale: Pizza, mafia e mandolino :p
KEKKAISHI
Da generazioni la famiglia di Yoshimori è vincolata alla protezione notturna di un luogo che attira demoni. Se quel posto non fosse la sua scuola sarebbe meglio. Eppure lui, a questa tradizione centenaria, non vuol sottomettersi... Morale: Se non ti piace il tuo destino, cambialo.

LIFE IS MONEY [V]
Un gioco spietato, basato sulla privazione dei 5 sensi, è l'unico modo che hanno un gruppo di persone per accaparrarsi la vincita: tanto tanto denaro. Morale: Non si vive per i soldi, ma si fanno soldi per vivere.


NANA
Due ragazze di campagna finiranno per incontrarsi su un treno diretto a Tokyo. Una vive per l'amore e l'altra vive per la musica. Come accadrà che si scambieranno i ruoli? Morale: L'amicizia è una cosa meravigliosa.
NEON GENESIS EVANGELION [V] | [A]
Shinji è un ragazzino complessato che verrà costretto dal padre a comandare un Mecha/Robot per distruggere gli Angeli che vogliono portare l'Apocalisse. Se credete che questo sia strano aspettate di vedere come continua. Morale: Certi programmi possono causare scompensi emotivi e Scientology.

ORPHEN  | [A]
Un giovane stregone è in cerca di un incantesimo che mira ad imprigionare un mostro che terrorizza il mondo. Per farlo necessiterà di alcuni artefatti antichi tra cui una spada di nome Bartanders. Morale: Ci deve essere sempre una soluzione ad un problema.

RRR [V]
Un giovane musicista sogna di sfondare, ma la morte della sorella lo costringerà a prendersi cura del nipote. La sua unica speranza? Partecipare ad un reality e passare l'esame da professionisti nella lega di boxe. Morale: Vivi per il presente e non per un ipotetico futuro.

SILVER SPOON
Uno studente d'elite non regge la pressione impostagli dai genitori e decide di non iscriversi a medicina, ma ad un'università agricola. Non sarà facile come pensava... Morale: I tuoi genitori hanno la loro vita, tu hai la tua.
SLAM DUNK | [A]
Un teppista come tanti, rifiutato costantemente dalle ragazze, s'innamora dell'ennesima che lo trascinerà nel mondo del Basket. Col tempo le sue priorità cambieranno. Morale: Chiunque può essere un campione.

TEAM MEDICAL DRAGON [V]
Il servizio sanitario giapponese è scadente. Ryutaro Asada, unico medico giapponese a guidare una squadra medica di primo livello per conto di una ONG, dovrà fare opera di pulizia negli ospedali universitari, ormai decaduti. Morale: L'immagine delle professioni intellettuali è spesso romanzata.
TORIKO
Un cuoco ed un cacciatore di ingredienti, gireranno per un mondo fantastico che Dio sembra aver costruito solo per le buone forchette. Certi ingredienti però andranno prima accoppati... Morale: Magnà è bello!

VAGABOND [V]
La storia a fumetti di Miyamoto Musashi. Non aggiungo altro. Morale: La storia può essere più spettacolare della finzione.
VIKING
Possibile che l'unico modo per guadagnare sia essere spietati? Un consulente finanziario, discendente degli antichi mercanti giapponesi, dimostrerà al mondo che si può avere successo facendo il bene del cliente, del prodotto e del mondo. Morale: Il Karma vale anche nel mondo degli affari.
VINLAND SAGA [V]
L'incredibile racconto di un ragazzo che affronta le difficoltà della società vichinga. Si addestrerà per essere il più forte ed ottenere vendetta contro un uomo che gli segnerà la vita. Morale: Vivere per la vendetta significa morire dopo averla ottenuta.

martedì 7 febbraio 2012

Last Sancta Santorum Journal

EDITORIALE INDIPENDENTE...DALL'INIZIO ALLA FINE.
MAN OF THE YEAR
CRONACA E POLITICA ITALIANA


Con l’ultimo journal abbiamo deciso di passare dall’uomo della settimana a quello dell’anno. Non poteva essere che lui il nostro Man of the Year. Fino a qualche mese fa, nessuno aveva idea di chi fosse questo tecnico ed ora è il meccanico del motore economico italiano.
Purtroppo non molti si rendono conto dell’incredibile cambio di regime che c’è stato dopo l’ennesimo e speriamo ultimo Governo Berlusconi. Ad alcuni mancano i mezzi per comprenderne l’operato, alcuni sono disillusi dalla politica ed altri ancora si lasciano trascinare da sterili polemiche. Quest’ultime vertono sui problemi dei giovani d’oggi e sulle uscite, più che innocenti, di Ministri e Vice-Ministri.
Voglio ricordare a tutti che la disinformazione non è solo a favore di Berlusconi, avvantaggia tutti i Partiti. Le affermazioni di Mario Monti & Co. sono contestate in modo scorretto e decontestualizzato dal discorso completo. Sono esortazioni a comprendere la nuova realtà che ci troviamo di fronte, realtà che io stesso affronterò a denti stretti. Chi ha pronunciato queste parole, per alcuni sconveniente, sono persone nate negli anni 40-50 e che quindi hanno conosciuto il primo periodo di austerity e povertà del Belpaese. La fonte delle polemiche sono gli stessi poteri forti che oggi mettono in ginocchio noi giovanotti. I sindacati sputano contro chi propone l’abolizione dell’art.18 dello Statuto dei lavoratori, ma dovrebbero sputare contro vento nel ricordarsi che il contratto a tempo determinato lo viola egregiamente. E dov’erano loro quando venne istituito? Sono dirigenti in giacca e cravatta che temono di perdere i loro benefici con la maggiore mobilità del lavoro. Loro guadagnano grazie alla cassa integrazione, alle imprese in fallimento ed ai processi. I nostri nuovi esecutori parlano invece di “pari diritti per tutte le categorie di lavoratori”, ovvero la frase più censurata del momento. Vuoi mai che si riferisca ai precari? Poi ci sono i Partiti, terrorizzati all’idea che i cittadini scoprano cosa significhi essere governati decentemente. Vorrebbero farsi sentire, ma le loro parole sono coperte dai nuovi scandali tra cui l’ultimo quello di Lusi. Vogliamo ancora credere a chi ci assicura il posto fisso? Il posto fisso è ormai solo un miraggio. Abbiamo smesso di crescere da anni, la crisi ha distrutto un numero mostruoso di imprese e licenziare un dipendente, anche se come Minzolini, è impossibile e se ti va bene potrai demansionarlo dopo 1 anno di causa legale. Inoltre, se la vinci, il giudice dimezzerà comunque le spese processuali tra lavoratore ed impresa, ignorando il principio di soccombenza. Dobbiamo tutelare i precari per ora perchè il posto fisso, per noi, non c'è. I nostri genitori devono abbozzare e lavorare più a lungo perchè altrimenti neanche la pensione ci sarà. E' colpa di Monti? No, questa è l'Italia che ci siamo guadagnati grazie alla nostra politica: quella delle baby-pensioni, della corruzione, degli sprechi e degli incompetenti. La nostra generazione 1000 euro si deve dare una svegliata perchè sperare di lavorare con Mamma, di essere assunto con una laurea a 28 anni senza curriculum o di partire col posto fisso... è un sogno. La realtà che vogliamo tocca a noi costruirla. Guardiamo tutti la situazione greca e poi chiediamoci  come potevamo finire grazie a Silvio, PD-L, Partitini vari e Sindacati magnaccioni. Era tanto che un nostro Leader non era ben voluto all’estero e non sfilava accanto agli altri Capi di Stato a testa alta. Era tanto che l’Europa non ci dava il suo Ok. Ci sarà un motivo, no?! Usiamo i giornali per accendere il camino e diamo tempo ai nostri meccanici di cambiare olio e filtro di questa nazione; la mossa finale però starà a noi.

Fonte:

CRONACA/POLITICA ESTERA
Un veto disgustoso
La guerra civile in Siria continua, le vittime sono più di 5.400 dall'inizio delle rivolte e la situazione non migliora. Quattro mesi fa una risoluzione dell'ONU fu bloccata dal veto di Cina e Russia, il piano di pace proposto dalla Lega Araba è stato accettato e poi ignorato da Assad.
Durante il week end al Palazzo di Vetro di New York è stata convocata una riunione di emergenza a riguardo, durante la quale è stata presentata dal Marocco una risoluzione che prevedeva la richiesta di dimissioni per Assad ed una transizione politica verso libere elezioni.
15 membri del consiglio di Sicurezza hanno votato a favore, Cina e Russia hanno nuovamente posto il veto. Le reazioni sono state immediate e fuori dai canoni diplomatici:
l'ambasciatrice USA presso l'ONU si è detta "disgustata", quello Francese ha parlato di "giorno triste per i il Consiglio, per la Siria e per i sostenitori della democrazia". Anche i Paesi Arabi hanno mal digerito questo "nulla di fatto" dell'ONU, la Tunisia si appresta ad espellere l'ambasciatore di Damasco ed in molte capitali vengono prese di mira le ambasciate Siriane da agguerriti manifestanti.L'ambasciatore Russo ha giustificato il proprio veto facendo notare che la risoluzione non era imparziale e quello Cinese ha affermato che la sovranità, l'integrità territoriale e l'indipendenza della Siria devono essere salvaguardate. La peggiore conseguenza di questo "disgustoso" veto è la lettura che ne ha voluto fare Assad "carta bianca nella repressione".
Nelle ore successive c'è stato un vero e proprio attacco militare alla città ribelle Homs dove sono stati usati i carri armati che hanno compiuto un'ennesima vera e propria strage.
Ma come mai Mosca e Pechino hanno posto il veto? La Russia previene, non vuole schierarsi contro una repressione sanguinolenta che potrebbe un giorno voler attuare in patria. La Cina invece è coerente, perché dovrebbe osteggiare la Siria per una violenta e sanguinolenta repressione che lei stessa attua da decenni in Tibet?

Fonte:

CRONACA ROSA E SPETTACOLO
L'involuzione della specie dei reality.
Circa dodici anni fa debuttava la prima edizione del Grande Fratello, l'occhio più spiato d'Italia che mieteva un numero incredibile di telespettatori pronti a carpire la quotidianità di un gruppo di giovani totalmente ignari del clamore e del successo suscitato all'esterno.
E proprio questa fu la ragione della vittoria del programma, la spontaneità, le tradizioni italiane, le gaffe ed i pettegolezzi che rispecchiavano le vite di molti o forse tutti gli stessi telespettatori che li guardavano.
Circa nove anni fa invece debuttava la prima edizione dell'Isola dei Famosi, reality innovativo dove il pubblico si divertiva a vedere i vip messi a dura prova dalla fame e dagli "stenti".
Tuttavia, con il passare degli anni, le edizioni sono diventate sempre più fasulle, sempre più costruite e banali.
Spesso si è giunti alla volgarità, altre agli eccessi per risollevare le sorti dei programmi. In questi anni si sono susseguiti altri format quali la fattoria, music farm e molti altri ma nessuno è sembrato discostarsi dalla piega che i principali reality stavano prendendo.
Non vi è dubbio infatti che al posto di trovare nuova linfa, questi programmi sono sempre più scaduti e gli esempi più eclatanti sono le attuali edizioni del GF e dell'Isola.
Il Grande Fratello pare si avvii ad una conclusione anticipata il prossimo cinque marzo. Il programma ha visto dei concorrenti costruiti, insipidi e particolarmente aggressivi. Espulsioni, abbandoni per eccessi di stress o di impellenti necessità di rivedere i propri cari, liti furiose, ancora bestemmie, stanno caratterizzando quest'edizione.
La stessa Marcuzzi ne sta risentendo ed in più di una puntata non ha dato il meglio di sè, trovandosi a sbraitare o a proporre teatrini per aumentare l'audience.
Per non parlare dell'Isola del Famosi, che non avendo più vip e meno vip degni di questi "nomi", ha deciso di riprendere concorrenti passati unendoli a facce nuove, per creare una sorta di versione rivisitata.
Il risultato è stato l'esatto contrario, i concorrenti imbottiti di cibo come tacchini, poichè consapevoli della fame che li avrebbe attesi, hanno resistito ben poco e diversi di loro stanno abbandonando il programma o minacciano di farlo, la vegetazione naturale è spesso sostituita da  liti e dai volti segnati da trucchi permanenti che di naturale lasciano ben poco o forse nulla.
Neanche il simpatico Nicola Savino, alle prese con la conduzione del programma riesce a governarlo ed il flop se non è prevedibile  è vicino.
Insomma, dopo tutti questi anni, i reality non hanno subito alcuna evoluzione ma al contrario hanno dato il peggio e così come in ogni altro ambito della nostra quotidianità, siamo stufi delle banalità e della volgarità, sarebbe dunque ora che questi programmi chiudessero definitivamente i battenti per lasciare spazio a nuove proposte.

Fonte:

CALCIO E SPORT VARI
I giganti si mettono l’anello
Nella notte è andato in scena il 46° Superbowl, ovvero la finale della stagione di Football americano, l’evento sportivo più seguito al mondo. Ancora una volta, come era avvenuto nel 2007 si sono scontrati i New York Giants e i New England Patriots. Neppure il risultato non è cambiato. Anche in questa occasione infatti i Giants, pur partendo sfavoriti, sono riusciti ad aggiudicarsi l’anello, trionfando 21 -17.
La partita è stata davvero equilibrata come testimonia il punteggio finale e si è decisa solo negli ultimi istanti, com’è tradizione negli sport americani. I Giants sono partiti subito forte segnando 9 punti nel primo quarto frutto di una safety (penalità in endzone) e di un passaggio da touchdown di Manning (poi eletto miglior giocatore del match). A cavallo tra il primo e secondo tempo però il talento dei Patriots è finalmente emerso e Brady e compagni si sono portati avanti sul 17 a 9 grazie ad un fielgoal e due touchdown. Da quel momento in poi la luce si è spenta ed i newyorkesi hanno preso possesso della partita riuscendo a segnare il TD decisivo con soli 57 secondi sul cronometro. A quel punto Brady non ha potuto far altro che lanciare alla disperata ma il classico passaggio dell’avemaria non è andato a buon fine facendo calare il sipario sulle speranze dei Patriots.
È sorprendente come a trionfare sia stata una squadra non eccezionale che tra l’altro non aveva disputato una grande regular season, conclusa con il record di 9 vittorie e 7 sconfitte. Ciò che conta però è la prestazione negli scontri diretti ed in queste occasioni i Giants sono stati perfetti riuscendo ad eliminare le tre squadre migliori della lega: i Packers, i San Francisco 49ers, e proprio i Patriots. In fondo è proprio questa imprevedibilità il bello del Football NFL!!!

Fonte:


Il gelo ferma le grandi
È stata una domenica d’altri tempi con le partite tutte alle tre del pomeriggio e i ragazzini (non solo loro) che giocavano a palle di neve fuori e dentro lo stadio. Il campo invece ha ribadito ancora una volta che questo campionato è apertissimo a cominciare dalla lotta di testa. Nonostante la sconfitta dei rossoneri nel turno infrasettimanale, Milan e Juve sono rimaste staccate di un solo punto (anche se quest’ultima deve recuperare il match non disputato di Parma) grazie ai pareggi con Napoli e Siena. Si tratta però di due risultati dal peso specifico diverso: mentre infatti lo 0-0 col Napoli può essere ritenuto un buon risultato, anche considerando l’inferiorità numerica dei rossoneri causata dall’ennesima reazione eccessiva di Ibrahimovic, la Juve ha perso una grossa occasione, a casa propria, per staccare gli avversari contro un Siena sempre ostico ma non insuperabile (0-0).
Perdono tutte invece le squadre che lottano per il terzo posto: l’Udinese, entrata in una fase poco positiva della sua stagione, è stata infatti superata per 3-2 a Firenze, mentre la Lazio continua nei suoi risultati altalenanti perdendo con lo stesso risultato a Genova (in settimana aveva invece battuto il Milan). Un discorso a parte va fatto invece per Inter e Roma il cui scontro diretto è finito sorprendentemente per 4-0 in favore dei giallorossi che hanno senza dubbio giocato la miglior partita della stagione (l’andamento della Roma è davvero incomprensibile, basti pensare alla sononte sconfitta, 4-2, subita a Cagliari in settimana). Una grossa mano però gli è stata data dai colleghi meneghini in quanto l’Inter è apparsa floscia e già sconfitta dai primi minuti del match e non è mai riuscita a ribattere alle offensive capitoline. È ormai fuori dalla lotta il Napoli, troppo staccato dall’Udinese, nonostante le dichiarazioni bellicose di Mazzarri. Ancora una volta l’equilibrio regna sovrano e risulta impossibile prevedere l’esito finale di questo campionato.

Fonte:

VIDEOGAMES E TECNOLOGIE
Imparare dal passato: costruire buoni cattivi.
Parlando di giochi di ruolo, cosa rende una storia veramente epica e indimenticabile? Sicuramente eroi,  avventure e battaglie. Tutte caratteristiche perfettamente integrate nella seconda fatica di Bioware ambientata nell’universo di Dragon Age. Ma allora, per quale motivo una così considerevole  fetta di pubblico e di critica internazionale, a cui io mi associo, ritiene Dragon Age 2 la più grande delusione video-ludica dell’anno 2011? A mio parere, la causa non è da ricercare, come i puristi dei giochi di ruolo potrebbero pensare, nel gameplay più improntato all’hack and slash. A quello, dopo un po’, ci si abitua.
Il vero gravissimo problema che inficia Dragon Age 2, e che lo destinerà ben presto al cimitero dimenticato delle storie insulse, è la mancanza di un altro elemento fondamentale che un gioco di ruolo con pretese di epicità non può permettersi di dimenticare: a Dragon Age 2 manca un cattivo.
Infatti, proprio grandi cattivi hanno reso alcuni giochi indimenticabili. Gli eroi, in fondo, sono tutti abbastanza simili: salvano principesse, salvano il mondo, salvano caschi di banane; hanno sempre qualcosa o qualcuno da tirare fuori dai guai.
Un cattivo, invece, riesce a dare un valore aggiunto all’opera grazie all’odio che i giocatori stessi incanalano contro di lui. Il “buon” cattivo spinge i giocatori andare avanti nell’avventura  anche per il solo scopo di arrivare all’epilogo della storia in cui potranno finalmente “rompergli il culo”.
Grandiose battaglie contro antagonisti veramente malvagi non si dimenticano facilmente.
Ci sono alcuni esempi nella storia dei videogiochi che potrei citare per avvalorare la mia tesi, ma per mancanza di spazio, sono costretto a limitare la mia analisi ad uno solo di essi.
Desidero utilizzare queste righe per omaggiare quello che io reputo il più grande cattivo del mondo dei videogiochi.

“Life…Dreams…Hope…

Where’d they come from? And where are they headed…?

These things…I am  going to destroy!!”

Stiamo parlando di Kefka, l’infame pagliaccio di Final Fantasy 6. Cosa rende questo personaggio così speciale? Durante la prima partita a FF6, Kefka ci appare come un personaggio comico, ridicolo e inoffensivo. Ma ben presto, nel corso del gioco, ci pentiremo di questo giudizio sommario! La malvagità di Kefka, infatti, non conosce limiti; le infamie di cui si macchierà renderanno veramente impossibile la vita dei nostri eroi.
Solo per citare alcune delle sue azioni più spregevoli, ricordiamo l’avvelenamento delle acque di Doma, che porta alla morte tutti gli abitanti del regno, famiglia di Cyan compresa;  l’omicidio a sangue freddo del generale Leo, suo alleato e superiore; il tradimento nei confronti dell’imperatore e conseguente cataclisma scatenato sul mondo.
Ma non sono solo memorabili i crimini di cui si macchia, anche il modo in cui li compie risulta sempre appesantito dalla sua personalità psicotica e dai suoi discorsi nichilisti; per non parlare delle sue animazioni grottesche e della sua caratteristica risata folle. Kefka possiede tutte le caratteristiche che rendono un personaggio odioso:
Kefka è codardo (sin dall’inizio del gioco, non affronta mai gli eroi direttamente, ma si fa sempre scudo con sottoposti da mandare al massacro); Kefka è pazzo, assetato di potere, subdolo e manipolatore; Kefka, a differenza di altri antagonisti che appaiono dal nulla solo durante il combattimento finale (vedi l’inutile Ultimecia di Final Fantasy 8), viene odiato dal giocatore per l’intera durata dell’avventura. Ma c’è una cosa, in particolare, che differenzia Kefka dalla maggior parte degli altri cattivi dei videogiochi. La storia del tipico cattivo funziona in questo modo: il cattivone di turno si pone come obiettivo della vita un risultato terribilmente malvagio (di solito quello di diventare un dio, o conquistare il mondo) e, di seguito, compie una serie di azioni infami necessarie per il raggiungimento di tale scopo. In Kefka questo processo risulta completamente ribaltato: Kefka nasce malvagio. È talmente intriso di schizzoide brama di potere e di distruzione che il suo tradimento, finalizzato ad ottenere il potere divino delle Statue, non può che essere la naturale evoluzione della sua malvagità.
Kefka non è malvagio perché vuole diventare un dio della distruzione (e, tra l’altro, è uno dei pochi cattivi che ci riesce), egli vuole diventare un dio proprio perché è mostruosamente malvagio.
Per Kefka la morte, la devastazione e il caos non sono un mezzo per raggiungere qualcosa di più grande, sono semplicemente la sua unica fonte di divertimento!
Come sottolineato dallo scambio di battute finale con la protagonista Terra, per Kefka sentimenti come l’amore e l’amicizia non sono solo dannosi, sono anche assolutamente inimmaginabili.
L’unica cosa che vale la pena fare è uccidere, annientare e distruggere, godendo del proprio potere.
Per questi motivi, alla fine del gioco, il giocatore non può fare a meno di provare anche un minimo di pietà per questo triste personaggio, simbolo di un’insormontabile e rancorosa solitudine.
A chiunque sia dotato di pollice opponibile, dunque, consiglio di procurarsi una copia di quel caposaldo dei JRPG che fu Final Fantasy 6, anche solo per poter conoscere meglio tale incredibile personaggio. Ciò detto, attendiamo con trepidazione i giochi di ruolo di prossima uscita, sperando che le software house traggano insegnamento dai capolavori del passato e ci presentino nuovi cattivissimi nemici da sconfiggere. Una redenzione per Dragon Age 3 è possibile.

Fonte:

WEB E STRANEZZE DAL MONDO
Robot in arrivo: prepariamoci a Mrs. Robotfire!
La nuova frontiera della tecnologia sempre essersi ormai spostata dal Giappone alla Corea del Sud; sono infatti aumentati fortemente negli ultimi anni gli investimenti di questo paese nell’hi tech e in particolar modo nella progettazione di cyborg e robot. L’ultima novità sono delle sentinelle-cyborg che serviranno per mantenere l’ordine nelle affollate carceri coreane; avranno fisionomia umana e saranno anche in grado di parlare autonomamente; si muoveranno su quattro ruote, peseranno circa 70 kg per un’altezza di circa un metro e mezzo. L'obiettivo sarà generare un concreto aiuto per le guardie del carcere, evitando il lavoro più duro, come i turni intensivi soprattutto di notte, utilizzando un sofisticato sistema radio-wireless per comunicare tra loro e con i supervisori umani. Inoltre rileveranno a distanza qualsiasi comportamento anomalo dei detenuti (violenza, tentato suicidio, autolesionismo) tramite particolari sensori elettronici, segnalando tutto agli agenti di sorveglianza. Questo progetto si innesta in una serie di investimenti che la Corea sta effettuando per togliere al Giappone la leadership nella realizzazione di robot. Basti pensare che negli ultimi due anni il mercato della sperimentazione robotica è aumentato del 75% e questi automi vengono ormai utilizzati in moltissime attività della società civile coreana: alcuni robot insegnano inglese nelle scuole medie, in molti negozi si possono trovare dei cyborg al posto dei soliti commessi, sono stati già realizzati robot- badanti per anziani e malati.
Per celebrare l'enorme successo in termine di innovazione e sperimentazione robotica, il Paese darà luogo all'apertura, nell'aprile del 2014, di un parco a tema, ‘Robot Land’, il primo al mondo, nei pressi della città Nord-occidentale di Incheon. Si tratterà di un centro multifunzionale dedicato all'educazione e alla ricerca tecnologica, realizzato soprattutto grazie al sostegno economico di aziende private, per un costo totale di 784.5 miliardi di won , circa 530 milioni di euro.


NERD E OTAKU
"Delle specie dei giocatori di ruolo"
No, non stiamo parlando di orchi, gnomi o mezz'elfi, ma delle molteplici e (più o meno) leggendarie figure che orbitano attorno al mondo del gioco di ruolo: che questo sia da tavolo, dal vivo o sul web poco conta. Un po' come Arthur Spiderwick, ho avuto modo di interagire con gran parte delle creature che qui saranno descritte...dedicato un po' a tutti, narratori e giocatori, con l'invito a non prendersi mai troppo sul serio e pensare che è pur sempre un gioco!


Ipercompetitivo. Non importa quale personaggio abbia, l'importante è primeggiare in ogni campo, spesso declamando anche a gran voce una segretissima missione giusto per far intendere (sottilmente, eh) che "ha le mani in pasta": in conseguenza a tale spacconeria, ogni suo segreto è di pubblico dominio entro pochi minuti da ogni sua presentazione. E' possibile riconoscerlo anche per le tonnellate di appunti su combinazioni in grado di massimizzare la sua scheda, degne di far impallidire ricercatori del CERN e supercomputer. Raramente si evolve a livello di narratore, ma quando ciò accade, è in grado di intrappolare i personaggi in situazioni la cui via d'uscita, vista in un'ottica estremamente ottimista, è confrontabile con Saw: l'enigmista.

Protagonista. Molti sanno che esiste un "tema" della storia, un'ambientazione, una trama, che funge da piattaforma per il gioco. Alcuni eletti, si presume in grado di avere un punto di vista extradimensionale, non solo non ne vengono minimamente toccati, ma riescono anche ad elaborarne una versione alternativa (altro che director's cut!), più supposta (lascio intendere il vero significato del termine) che vagamente verosimigliante. Punto comune di queste visioni, è l'assoluta centralità del proprio personaggio, che porta a creare veri e propri melodrammi talune volte un pochino fuori luogo: decantare a gran voce la tragedia del proprio amor perduto quando si è al cospetto di uno stuolo di violentissimi e famelici Berretti Rossi, o essere certi che avere un personaggio orchesco significhi essere "certamente graditi" agli elfi, sono solo alcune pallide rappresentazioni di ciò che ci aspetta quando si ha a che fare con questo tipo di giocatore. Di sicuro, però, non ci si annoia mai, e Il mondo come Volontà e Rappresentazione di Schopenauer sembrerà terribilmente veritiero. In versione master, questo peculiare soggetto è solito dare ai giocatori l'impressione di partecipare ad una declamazione o lettura pubblica, con lunghi (e sfiancanti) monologhi, e scene collegate da una logica tanto sottile da tagliarsi con un grissino (licenza poetica).

Regista. Creatura pericolosissima, che spesso si pone come narratore, cacciatore esperto che si avvale di trucchi quali "Dai, ho preparato una cosina così tanto per giocare..." per radunare il gruppo di gioco, promettendo anche "pochissimo impegno". Tale promessa poi viene mantenuta, dato che si troverà quasi sul punto di fornire un copione ai propri giocatori, o a chiedere prove interpretative e spiegare continuamente loro modi e pensieri dei personaggi. I pochi che resistono si trovano a pensare di star facendo un provino per Lynch o Scorsese, o di partecipare a qualche assurdo reality in cui prima o poi diranno che c'è una telecamera nascosta. Quando tale essere veste le spoglie del giocatore, è facilmente rilevabile. E' la fonte del flusso di critiche continue nei confronti di quei pochissimi elementi che "a suo modesto parere" potrebbero essere perfettibili: trama, sviluppo, idee di base, resa, momento scenico, azione, impegno, coerenza del gruppo, archetipi richiamati, spunti forniti, ipotesi e così via. Giusto lo stretto indispensabile per un paio di premi Oscar, a suo modo di vedere.

Veterano. Creatura piuttosto comune, sebbene in una miriade di forme più o meno acerbe, che tenderanno a sbocciare nel "tuttologo" di professione. Di base, non è importante cosa tu possa fare, dire o pensare: certamente lui, o "un conoscente" negli stadi meno perfezionati, ha fatto molto di più, meglio e in minor tempo. Per quanto possa sembrare un buon mentore, porta inevitabilmente al proprio Lato Oscuro qualsiasi ignaro che pensando "diamine, quante ne sa!" cade nella sua trappola: ritmi serrati di studio da rendere al confronto il MIT una passeggiata, prove mentali degne delle Bene Gesserit, prese di posizione sconosciute alle scuole di retorica. Forgiato in questo modo, l'allievo sacrifica ogni innocenza diventando a sua volta un Veterano in cerca di nuovi adepti. Che si incontri in veste di giocatore o narratore, poco conta: ogni sua azione o considerazione è sempre supportata da più o meno strampalate teorie e riferimenti ad assurde espansioni (o correzioni) note forse all'autore del gioco e qualche intimo conoscente. Guai a tentare un dialogo o a chiedere prove a supporto delle sue teorie: vi inonderà di fogli, estratti, documenti dall'Area 51, confessioni segretate degli autori, intercettazioni di telefonate, e intere puntate di Mistero dedicate all'argomento trattato.

giovedì 2 febbraio 2012

E' Di Pietro il Porcellum?

Amatissimi lettori di Sancta Santorum, prima di passare all'articolo, vorrei festeggiare con voi il compleanno appena trascorso del nostro Journal. Esattamente il 31/01/2011 abbiamo dato vita al nostro editoriale indipendente che è stato letto da migliaia di persone. Durante questo periodo si sono verificati molti eventi nella vita dei membri della redazione. Per questo, in vista di cambiamenti più radicali, abbiamo deciso che il prossimo Sancta Santorum Journal sarà anche l'ultimo. Vogliamo chiudere insieme ciò che abbiamo iniziato insieme. Ci saranno altre novità, ma per quelle dovrete attendere ancora una settimana. Ed ora... Jack Jack will introduce you today's article!


Non so voi, ma io ho votato il Referendum indetto dall'IDV contro il Porcellum e per il ritorno alla Legge Mattarella. Come sempre, ero felice di partecipare ad una legge di iniziativa popolare che ritenevo giusta e doverosa. Oggi mi pento di due cose: 1) aver sponsorizzato il Referendum ed i promotori 2) non essermi accorto della trappola che c'era dietro. Perchè? Perchè questo Referendum temo non fosse altro che l'ennesima campagna propagandistica volta a gabbare l'elettorato. Non posso provarvi le intenzioni dei promotori, ma posso dimostrarvi quanto fosse palese l'inammissibilità del Referendum. Il chè fa supporre che o Di Pietro e compagni non conoscono le basi del diritto, o che ci hanno fregato. Discutiamone.

Al primo anno di università, uno studente di giurisprudenza impara che l’abrogazione di una norma, che a sua volta aveva abrogato una norma precedente, non fa rivivere quest’ultima. In pratica se una legge successiva abroga (rende inefficace) una precedente, poi non si potrà tornare a quest'ultima a meno che non venga di nuovo presentata in Parlamento. Se il sistema elettorale A che ha sostituito quello B, quest'ultimo non tornerà in vigore se il Referendum C elimina A. Chiaro, no?
Vota Antonio, Vota Antonio!!!
Allora perchè io non mi sono accorto di nulla? Intanto perchè non ho studiato abbastanza questo Referedum perchè mi sono fidato ed poi perchè il Mattarellum aveva una parvenza di legittimità. Questo Referedum era infatti composto di 2 parti ovvero quella che voleva abolire la Legge Calderoli e quella che voleva tagliuzzarla per renderla simili a quella precedente, ovvero la Legge Mattarella. L'idea di voler aggiustare qualcosa che si vuole cancellare risulta un paradosso evidente. Come avrete sentito, la Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile il Referendum proprio per questi motivi ed ha rigettato il secondo quesito (Mattarellum) «per contraddittorietà e per assenza di chiarezza». Ma guarda un pò?! Chi l'avrebbe mai detto?!

Possibile che Di Pietro, un ex-Magistrato, non si sia reso conto del tragico errore che ha reso tante firme inutili? Senza contare il suo staff composto da Ministri ed esperti... Se volessimo anche sostenere che si tratti di un'errore in buona fede, dovremmo ricrederci a causa del Referendum Passigli. Di cosa si tratta? Del lavoro di 4 costituzionalisti esperti che è passato in secondo piano dopo che Di Pietro gli ha mal copiato l'idea. Passigli & Co. avevano tentato di ammonire gli aspiranti firmatari dell'illegittimità del Porcellum e del Mattarellum, ma la propaganda dell'IDV ha soffocato i loro avvertimenti. Di fatto, il nostro prode Antonio doveva essere a conoscenza dell'impossibilità della propria impresa che avrebbe altrimenti portato ad un vuoto legislativo (ci saremmo trovati senza sistema elettorale... un bene o un male?).
Non voglio essere troppo malizioso, ma non è che l'Onorevole voleva farsi un bel pò di pubblicità? Anche perchè a Di Pietro la Legge Calderoli conviene. Grazie ad essa sta a lui decidere vita, morte e miracoli degli esponenti del partito. Non per niente, la presunta gestione personalistica e familiaristica del partito dell'Italia Dei Valori viene da molti anni aspramente criticata. Come Bossi, anche lui ha sistemato il figlio, Cristiano, nel consiglio regionale del Molise... la famiglia prima di tutto. Insomma, Antonino non è un santo e forse stavolta è addirittura un peccatore!
MANNAGGIA LU PEPERONE!!!!

La politica di oggi è coerente e non ci delude mai; è una causa persa. Per questo sono fiero di tutti i miei errata corrige; mi rendono più saggio e scaltro. Ripeto, non posso dimostrare al 100% che i promotori del Porcellum-Mattarellum fossero in mala fede. Eppure, visto quanto sopra, abbiamo tutto il diritto di fortemente dubitare della loro buona fede. Sono in trepidante attesa di vedere cosa ci riserva in futuro la Casta:

Show must go on...
FILM CONSIGLIATO: The snatch

martedì 31 gennaio 2012

Sancta Santorum Journal 42°

EDITORIALE INDIPENDENTE

Durante l’ultima cerimonia di consegna del Pallone d’oro, celebratosi in Svizzera, il Presidente della F.I.F.A. Joseph Blatter  ha premiato  un calciatore Italiano ben lontano  dal possedere le qualità necessarie  ad accaparrarsi l’ambito premio internazionale. Pur senza spiccate doti tecniche che possano farlo entrare negli annali, il protagonista di questa settimana  è un vero fuoriclasse dell’onestà: «Vorrei presentarvi questo giocatore che ha avuto il coraggio di dire No a chi voleva manipolare una partita e ha fatto scoprire una nuova rete criminale. Se tutti facessero così potremmo vedere un futuro migliore». Sono state queste parole del presidente F.I.F.A. a sottolineare il gesto nobile ed anche coraggioso di questo giovane. Simone Farina nasce a Roma il 18 Aprile 1982. Cresce calcisticamente nelle giovanili della Roma e dopo essere stato ceduto dalla società Giallo-Rossa  milita in diverse squadre di terza categoria fino ad approdare nel 2011 nel Gubbio, squadra impegnata nella serie cadetta italiana. A dicembre il ragazzo viene contattato da un suo collega calciatore, ora indagato, di nome Alessandro Zamperini  il quale gli chiede di favorire il risultato di un incontro valevole per la Coppa Italia contro il Cesena. Il suo ingaggio per questo servizio si aggira sui 200mila euro, somma ben superiore al suo ingaggio annuale al Gubbio. Eppure  il giovane calciatore rifiuta, denunciando tutto alla giustizia sportiva e sbattendo la porta in faccia all’illegalità del calcio-scommesse che oltre a rovinare l’immagine già di per sé poco rosea del calcio italiano è un ricettacolo di riciclaggio di denaro utilizzato chissà da chi per fare chissà cosa. La sua azione ha così permesso di dare il via alla seconda parte dell’inchiesta sull’operazione last bet. In una recente intervista il giovane calciatore si è interrogato, non senza un velo di timore,  su quale sarà  il suo futuro  una volta che i riflettori si saranno spenti su questa faccenda, nella speranza che non venga abbandonato o preso di mira da pericolose ritorsioni criminali. In onore del gesto, Mister Prandelli  lo ha “INVITATO” e non convocato per  l’amichevole contro gli Stati Uniti; ossia non giochera’ ma partecipera’ al ritiro. Cinque minuti simbolici in campo con la maglia azzurra sarebbero stati il giusto riconoscimento a qualcuno che  l’Italia ha cercato di renderla migliore  prevalicando i propri interessi personali e magari, chissà, lui l’Inno di Mameli lo avrebbe cantato col cuore.


CRONACA/POLITICA ITALIANA
Tra luci ed ombre un Presidente: Scalfaro.
Nel diritto penale vige un principio cardine di ogni democrazia: non si processano i morti, ma solo i vivi. Se non fosse così, l’intero sistema accusatorio mancherebbe di un senso di civiltà. Quanto detto finora dovrebbe valere anche fuori dalle aule di un Tribunale. Il Giornale ci tiene a dare sempre un’immagine pulita di sé, così ha pensato bene di gettare un po’ di fango (in quello riesce sempre bene) non su un ex Presidente della Repubblica, ma su una persona deceduta. Non importa se Scalfaro sia stato un Magistrato o un Ministro o quant’altro perché prima di tutto è un essere umano che non merita di ricevere sentenza senza potersi difendere. Hanno sputato sul suo privato tanto quanto sul suo lato pubblico. C’è un passaggio in cui raccontano in negativo un momento drammatico di quest’uomo: scegliere se far vivere la moglie partoriente o la loro bambina. Un comportamento tanto squallido non è degno neanche dei giornaletti rosa. Scalfaro è stato certamente un dipendente pubblico, come Magistrato e Statista, forgiato dai momenti peggiori di questa Nazione.  E’ stato un giudice sotto il Fascismo e nei Tribunali Speciali che dopo vi si opposero. Rappresentò il bigottismo della prima DC con lo Scandalo del prendisole inimicandosi persino Totò. Appoggio ed affossò Craxi, conobbe e disconobbe Andreotti. Visse sia la Prima che la Seconda Repubblica e durante entrambe fu amato e criticato. Oggi potremmo fraintendere questo personaggio storico, ma dobbiamo ricordarci che il periodo che va dagli Anni di piombo fino a Tangentopoli era Caos allo stato puro. Uomini come Cossiga e Scalfaro apparivano complicati, con i loro segreti e le loro scelte, anche a causa dei tempi in cui governavano. La camera ardente è stata aperta stamattina nella chiesetta di S. Egidio a Trastevere a Roma. Non ci sono bandiere, né fiori, ma soltanto semplici omaggi da parte di alcune istituzioni italiane tra cui il Quirinale. Scalfaro ha difeso scrupolosamente, nel bene e nel male, l'autononia della magistratura e la Costituzione. Per questo invito i giornalisti, o presunti tali, ad evitare di attaccare chi ha difeso anche il loro diritto ad esprimersi liberamente sancito dall’art.21 cost.; diritto a quanto pare usato impropriamente. A tre articoli di distanza ne esiste, infatti, uno che recita: La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento. Cerchiamo di rispettarlo tanto per i vivi, quando si tratta dei vostri padroni, quanto per i morti.

Fonte:
http://www.ilgiornale.it/interni/da_anticomunista_ad_anti_cav_trasformazione_oscar/30-01-2012/articolo-id=569494-page=0-comments=1


CRONACA/POLITICA ESTERA
Un complicato triangolo
Il programma nucleare Iraniano continua, Israele non  sembra intenzionato ad attendere i lunghi tempi della diplomazia della comunità internazionale e gli Stati Uniti si trovano a gestire una situazione a dir poco complicata. Eppure Obama, quell'Obama criticato e non apprezzato in patria,
sembra agire nel modo migliore.
La più importante esercitazione militare congiunta tra Israele e USA, programmata per Gennaio da più di un anno e mezzo è stata improvvisamente annullata. Come mai?
I rapporti tra Tel Aviv e Washington sono particolarmente tesi è questo cambio di programma lo dimostra. Israele è assolutamente intenzionato ad agire al più presto per ridurre al minimo la potenza offensiva Iraniana, ma questo attacco senza un serio appoggio Statunitense potrebbe
risultare molto rischioso;la reazione Iraniana potrebbe scattare prima che tutti i bersagli vengano colpiti. L'Iran continua  a mostrare i muscoli con esercitazioni militari e minacce a quei paesi che approvano restrizioni ed embarghi.
Ma le elezioni del prossimo marzo potrebbero stravolgere gli equilibri interni. Queste elezioni sono una di quelle variabili che il Presidente Obama vuole valutare nelle sue considerazioni. Obama vuole cercare di sfruttare al massimo le trattative che si sono aperte a fatica con Teheran, limitando le provocazioni come la massiccia manovra militare con Israele,  vuole lasciare l'ipotesi militare come ultima e disperata opzione. Non vuole assecondare in tutto e per tutto le pressanti richieste Israeliane e le pressioni delle lobby ebraiche americane. Questo nuovo modo di gestire la storica crisi mediorientale gli fa onore,lo rende diverso da molti ex presidenti USA.
La speranza è che gli americani capiscano il valore e le capacità del loro presidente prima delle elezioni di Novembre.

Fonte:
http://blog.ilgiornale.it/dansegre/2012/01/20/cosa-sta-succedendo-tra-israele-e-gli-stati-uniti/


CRONACA ROSA E SPETTACOLO
Indiscrezioni Gossippiane
Nonostante le numerose polemiche, pare che l'accordo tra la Rai e Celentano sia stato raggiunto.
Seppur manchi ancora la firma ufficiale, secondo le prime indiscrezioni, pare che l'artista guadegnerà circa 300.000 Euro a serata e sino a 750.000 Euro per tutta la durata della kermesse. Alla faccia della crisi!!!

Altre due celebri e solide coppie, sembrano aver ceduto alle pressioni ed ai capricci dello star system che li hanno portati alla separazione. Heidi Klum e Seal, dopo sette anni di matrimonio hanno comunicato ufficialmente di essersi separati in quanto i loro stili di vita si sono allontanati. Pare anche che Johnny Depp e Vanessa Paradis vivano ormai da mesi vite separate evitando il divorzio solo per i bene dei loro figli. La causa della rottura potrebbe essere riconducibile agli eccessi dell'attore che a luglio era stato anche fotografato mentre baciava la sua addetta stampa.

Davvero un brutto periodo per l'attrice Demi Moore che non pare aver superato la separazione e le pressioni di Hollywood. L'attrice è stata ricoverata in ospedale  per " abuso di sostanze" non meglio specificate, seppur le  fonti ufficiali parlano di esaurimento e stress.
Alcuni amici dell'attrice hanno dovuto chiamare il 911, in quanto la Moore era stata colta da forti tremori e "convulsioni" dopo aver fumato alcune sostanze o forse a causa del forte dimagrimento che l'ha colpita in questi ultimi mesi.

Ennesimo scandalo a luci rosse per una protagonista del panorama musicale mondiale.
Shakira sembrerebbe essere stata ricattata da una sua ex collaboratrice, la quale l'avrebbe minacciata di pubblicare un video hard che ritrae la cantante mentre è in intimità con il suo compagno, il calciatore del Barcellona, Gerard Piquè. Possibile che le star non possano fare a meno di stare sotto i riflettori anche nella loro tanto agoniata privacy?!.


CALCIO E SPORT VARI
Milan e Juve scappano via
La domenica appena trascorsa ci ha regalato alcuni risultati inattesi e qualche certezza in più sui reali valori delle squadre in lotta per il campionato.
Milan e Juve si son confermate nel ruolo di favorite. I bianconeri, infatti, con una prestazione maschia e convincente hanno superato, nel gelo di Torino, l’Udinese, ancora terza forza del campionato, per 2-1. Mattatore della sera è stato Alessandro Matri che con la sua doppietta ha mandato in visibilio i 50.000 dello Juventus Stadium. Molto più agevole invece il compito del Milan che ha superato in scioltezza il Cagliari tra le mura amiche per 3-0 ed è così riuscito a mantenersi in scia agli storici rivali bianconeri.
Fuori dalla lotta scudetto vince solo la Lazio che, con il 3-0 di Verona, si porta a due punti dall’Udinese e rimette dietro l’Inter sconfitta clamorosamente a Lecce per 1-0. Si spengono così i sogni di rimonta dei ragazzi di Ranieri incapaci di proseguire il filotto di vittorie iniziato a novembre e ritornati a meno 9 dalla vetta. Alle loro spalle si ferma pure la Roma che dopo la pesante batosta rimediata in Coppa Italia contro la Juventus, non va oltre l’1-1 casalingo contro un Bologna grintoso ed ordinato. Proseguendo così la squadra di Luis Enrique rischia di non qualificarsi neppure per l’Europa League della prossima stagione alla pari del Napoli che subisce l’ennesima sconfitta (3-2 contro il Genoa) e almeno per quest’anno dice definitivamente addio ai sogni di gloria.

Fonte:
http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/index.html



VIDEOGAMES E TECNOLOGIE
Wii U ? Wii Tu? Wii bho…
Alla Nintendo, è noto, hanno sempre avuto qualche problema con i nomi.
Nell’ormai lontano 2001, la casa di Kyoto decise che l’idea di associare la propria home console ad un curioso animaletto acquatico (Dolphin) non fosse particolarmente evocativa, e ripiegò su un meno impegnativo “Cubo dei giochi”.
In seguito, nel  Giugno 2005, dopo anni di trepidante attesa per la mitica “Revolution” del mercato video-ludico, Nintendo presentò ai videogiocatori di tutto il mondo un misterioso aggeggio il cui nome continua inesorabilmente a somigliare al vagito di un bebe’.
L’ultima scelta infelice è stata quella di dare alla sua nuova console portatile lo stesso nome (oltre che lo stesso design) di quella vecchia, differenziando i due oggetti solo con la presenza di un timido “3”.
Una svista che è costata cara alla vecchia N, dato che in America è stata costretta a trasmettere in TV una campagna pubblicitaria che chiarisse la questione con il messaggio: “Questo non è DS, questo è 3DS!” (Pensate a quanti regali di compleanno di speranzosi bambini americani possano essere stati rovinati da questa omologazione, unita alla disattenzione delle madri per il mercato degli hardware).
Oggi, forte di questa esperienza, pare che Nintendo sia intenzionata a non commettere di nuovo lo stesso errore, tanto che il Nome “Wii U” per la nuova console casalinga sembrerebbe essere di nuovo in discussione.
Esso risulterebbe, infatti, troppo simile al vecchio Wii, con il rischio che le sedicenni  illuse di salvarsi dall’obesità giocando a Wii Fit non riescano a distinguere i due apparecchi.
Bisogna, però, considerare che il marchio “Wii” è stato associato per anni alla console che ha venduto più copie nella storia del settore: abbandonarlo potrebbe rivelarsi un harakiri per l’azienda nipponica.
Il prossimo Giugno, all’ E3, il mistero sarà svelato.

Fonte:
http://www.everyeye.it/wii/notizia/wii-u-nintendo-ha-intenzione-di-cambiare-il-nome-della-sua-prossima-console_117760
OTAKU E NERD
Chuck versus Sancta
Restando più che mai in tema, colgo l'occasione di aver visto la puntata conclusiva della serie televisiva "Chuck" per parlare di queste fantastiche 5 stagioni che ci si è lasciati alle spalle.
Tutto ha inizio quando Chuck, un nerd di Burbank che lavora come esperto di computer ad un grande centro di elettronica, riceve un'email criptata da un vecchio amico. Nel momento in cui la apre, riceve una serie di informazioni e immagini che vanno a caricare direttamente nel suo cervello il programma "Intersect", un database neurale sviluppato da CIA e NSA per formare nuovi supercomputer umani. Ovviamente, il governo americano si prende cura del nuovo agente così creato anche in ragione della distruzione del programma originario, affiancandogli il burbero maggiore John Casey e l'affascinante agente Sarah Waker. Dato che a taluni stimoli visivi o uditivi il cervello di Chuck reagisce con un "flash", inviandogli informazioni, abilità o impulsi all'occorrenza, hanno così inizio le sue (dis)avventure nel mondo dello spionaggio internazionale come strumento d'eccellenza della CIA. Sotto al centro commerciale viene installata una base temporanea operativa nella più totale segretezza, e nonostante l'essersi improvvisato di punto in bianco agente il nostro protagonista riesce più volte a destreggiarsi all'interno di varie missioni (o come è solito abbreviarle, "missh") inizialmente grazie al provvidenziale aiuto dell'Intersect dopodichè arrangiando una propria strategia non del tutto ortodossa ma comunque funzionante. Di serie in serie, viene mantenuto il tono umoristico e leggero della commedia d'azione, con molte citazioni e dediche soprattutto al mondo di Guerre Stellari ma non solo. Lo svolgimento della storia è coerente, e mantiene un filone non troppo prevedibile riservando anche qualche sorpresa, e la scelta di concludere tutto nella quinta serie è stata la ciliegina sulla torta: così facendo, si è permesso un maggiore sviluppo di ciascun personaggio, talvolta anche con puntate "dedicate" anche ai coprotagonisti (Jeffster!). In questo modo si è completato un bel lavoro, senza mai scadere nella ripetizione di episodi come purtroppo a volte può succedere in serie tirate troppo per le lunghe.

martedì 24 gennaio 2012

Sancta Santorum Journal 41°

EDITORIALE INDIPENDENTE
MAN OF THE WEEK

La tragedia della Costa Concordia avvenuta la scorsa settimana, ha in parte offuscato e  messo in secondo piano una tremenda vicenda, accaduta   in una periferia di Milano lo scorso 12 Gennaio. Nella giornata di sabato si è svolto il funerale solenne presso il Duomo di Milano del vigile urbano Nicolò Savarino,tragicamente travolto e ucciso mentre cercava di arrestare la fuga di un SUV. Come è ben noto il vigile era in sella ad una bicicletta e dopo essere stato travolto ed abbandonato sul terreno gli assassini sono fuggiti. Dopo alcuni minuti, come se nulla fosse, hanno parcheggiato l’auto. Rimane da comprendere il motivo per il quale i due sono stati disposti ad uccidere piuttosto che sottoporsi al controllo dell’agente. Grazie ad un’indagine dettagliata e minuziosa. La Polizia di Stato, in collaborazione con l’Interpol è arrivata all’arresto di Goico Jovanovic, 24 anni nomade, accusato di essere alla guida quel giorno e quindi di aver ucciso Nicolò Savarino. Inutile dire che lo stesso è un pluripregiudicato libero di scorazzare per il nostro paese ad uccidere qua e là. Ahimè  non è una novità… Potrei stilare un elenco di pirati assassini della strada talmente lungo da rovinarvi la giornata. In molti di questi casi i pirati sono nomadi ubriachi,drogati e tranquillamente alla guida delle loro autovetture che investono e uccidono a piacere. E noi? Bhè guai a dire qualcosa contro un nomade! Non vogliamo discriminare nessuno, non possiamo essere razzisti. Siamo italiani, siamo buoni e ci facciamo ammazzare dagli zingari. Tanto loro non hanno nulla e di conseguenza nulla da perdere. Non voglio decentrare l’attenzione, togliendo spazio al povero vigile morto facendo il proprio lavoro. Chissà che qualche responsabilità non l’abbia anche colui che manda in giro dei vigili urbani disarmati in sella a delle biciclette nelle periferie di Milano.



CRONACA/POLITICA ITALIANA
Forconi per le strade, aureole sui Monti.
Vi avevo promesso di tenere d’occhio questo Governo tecnico e l’ho fatto. Per dovere d’informazione, vi avviso che il mio parere riguardo alla Manovra è conforme a quello dato dall’Europa: Positivo. Le ragioni non ve le darò io, ma persone direttamente interessate da questo disegno di legge.

Un benzinaio: Non sciopererò. Non siamo mai stati una categoria unita, quindi non trovo ragioni per chiudere e poi beccare colleghi aperti. Inoltre a me questo cambio non dispiace. Posso passare ad un altro marchio ed ho nuovi prodotti… Ti dico che poteva andarci peggio e pensa che ho due cugini tassisti.
Un laureato in farmacia: Uscire da quell’università è un incubo, ma farsi assumere è peggio. Ci sono solo un tot di farmacie per quartiere e sono sempre nelle mani degli stessi cognomi. Conosco un farmacista che ha ereditato dal precedente proprietario il suo esercizio, ma solo perché questo non aveva figli. Qui è peggio che con le cattedre universitarie. Forse ora avrò una possibilità…
Un avvocato: Nessuno ha mai rispettato i listini per le fatture. La lettera di un avvocato può costare dai 200 ai 3000 euro in base all’intestazione. Quindi non vedo il problema, soprattutto quando ormai aprono anche studi di consulenza legale, che alcuni chiamano scribacchini, che per 50 euro ti fanno lo stesso lavoro. Anche questa è concorrenza.

Monti è riuscito a convincermi con ogni suo intervento. Ero contrario che i supermercati vendessero farmaci, perché erano soldi sempre nelle mani degli stessi, ed invece ha messo questa opzione come residuale. Ero solidali coi tassisti che avevano pagato la loro licenza bei soldi e lui gli ha messo lo sgravo fiscale ed ha previsto che le nuove licenze siano solo part-time. Ha previsto per alcuni studenti universitari che il praticantato cominci già negli ultimi 6 mesi di studio. Ha previsto degli sgravi fiscali per gli imprenditori sotto i 35 anni e manovre di assunzione semplificate per gli straniere nelle imprese agricole. Sono interventi normali per un Paese sano, quindi straordinari per il nostro. L’eliminazione dell’Ici aveva portato gli enti locali al collasso, con la Polverini che chiudeva gli ospedali nel Lazio per recuperare denaro. C’è chi attacca questo Governo per non aver agito anche nei confronti della banche e non capisce che invece è stato un bene. Liberalizzare gli istituti di credito avrebbe reso la vita più facile alla casta dei banchieri che avrebbe potuto ramificarsi senza più limiti con altri nomi. Invece Nonno Mario ha preferito legiferare in modo che non ci fossero sempre i soliti nomi nei consigli d’amministrazione delle banche. Ha limitato il numero di iscrivibili all’albo dei giornalisti per evitare che gli Italiani continuino a sborsare denaro per imprese private che, nonostante facciano informazione, non hanno diritto ad essere sovvenzionate fino al prosciugamento dei nostri conti. Se non vendono significa che il mercato non li vuole; punto. Oggi c’è chi scende per le strade coi forconi, bloccando le strade. Sono persone arrabbiate, che non ce l’hanno solo con questo Governo, ma con la politica in generale. Non tutti dispongono delle competenze per capire questa manovra, ma sanno di essere stati dimenticati. Un camionista siciliano non può spendere 295 euro per arrivare in Calabria; è incostituzionale ed anti-europeista. Questo non significa però che il Governo Monti sia un male, ma solo che deve intervenire anche in questo senso. Oggi sentivo di un autotrasportatore che è stato affiancato da due macchine che lo hanno costretto a fermarsi puntandogli una pistola contro.  Lui credeva che volessero rubargli il camion, invece gli hanno bucato le ruote con le tenaglie. Erano 4 napoletani che non accettavano la sua decisione di non scioperare. Forse erano dei suoi colleghi che da scioperanti si sono trasformati in criminali. Forse erano dei criminali (quelli veri) che voglio gettare benzina sul fuoco per combattere un Governo giusto che colpisce i poteri forti, anche criminali. Vi ricordate dei Black Block? Appunto.

CRONACA/POLITICA ESTERA

Parigi si arrende
La Francia ha sempre avuto un atteggiamento di supremazia in politica estera, residuo del periodo colonialista , questo atteggiamento è cresciuto con l'arrivo di Sarkozy all'Eliseo.
Il desiderio di primeggiare è stato evidente quando scoppiò il caso Libico, Sarkozy improvvisamente ebbe uno scatto di aggressività nei confronti di Tripoli, cercò in tutti i modi di guidare la coalizione e non seguendo i piani stabiliti fece lanciare i primi missili. Questa smania isterica era dovuta alla necessità di mostrare in patria quanto fosse imponente la Grandeur con lui al timone e all'intenzione di apparire il liberatore agli occhi dei libici per poi fare affari con i nuovi leader. Allo stesso modo la Francia sta gestendo la questione Iraniana, mostrando muscoli e minacciando di sanzioni Teheran.
Notando un'America più diplomatica con Obama alla Casa Bianca Sarkozy sta cercando, o ha cercato, di fare della Francia una valida alternativa. . . ma quanto è credibile?
Tre giorni fa 4 soldati francesi sono stati uccisi in Afghanistan, 4 soldati che erano li con la forza internazionale di pace. Sarkozy ha reagito nel peggior modo possibile: ipotizzare il ritiro dei
suoi soldati dal paese. Di tutto quello che poteva dire ha detto la cosa più sbagliata, sarebbe la resa di Parigi di fronte al terrorismo come fecero gli Spagnoli con Zapatero anni fa.
Sarkozy ha a breve le elezioni e non volendo apparire in patria come il responsabile di eventuali altre vite perse più avanti rischia di apparire come un codardo che oltre a vanificare le 80 vite già perse si arrende al terrorismo, quel terrorismo che uccide 4 soldati sperando di indurre il paese di appartenenza al ritiro. Allora torniamo alla domanda, con questo Presidente quanto è credibile la Francia come leader nella politica Estera?

Fonte:
http://archiviostorico.corriere.it/2012/gennaio/21/Strage_soldati_francesi_Ora_potremmo_co_8_120121052.shtml

CRONACA ROSA E SPETTACOLO
COME IL PETTEGOLEZZO ANCHE L'INFLUENZA GIRA DI PERSONA IN PERSONA.
AUGURI DI PRONTA GUARIGIONE ALLA NOSTRA VALENTINA


CALCIO E SPORT VARI
La Juve è campione d’inverno
Il nostro campionato, dopo anni di dominio nerazzurro, nato dai fatti di Calciopoli, è finalmente tornato competitivo come 10 anni fa, quando c’erano 7 grandi squadra che lottavano alla pari. Oggi non è proprio così ma comunque regna un certo equilibrio.
Alla fine del girone d’andata infatti in testa alla classifica c’è la Juventus, che si è aggiudicata il titolo d’inverno sconfiggendo fuori casa l’Atalanta (0-2) in un match complicato poiché solo il Milan era riuscito a vincere a Bergamo in questa stagione. Alle sue spalle, staccato di un solo punto dopo la sconfitta nel derby, c’è proprio il Milan che è riuscito a tenere il passo sconfiggendo facilmente il Novara, sempre più in affanno sul fondo della classifica, grazie alla doppietta ed alla grande prestazione del solito Ibrahimovic. Continua a tenere il passo delle grandi anche l’Udinese, terza a 3 punti dalla vetta, grazie alla vittoria firmata Di Natale contro il Catania, così come l’Inter di Ranieri, che battendo la Lazio per 2-1, non senza qualche polemica, ha ottenuto la settima vittoria consecutiva rientrando di diritto tra le pretendenti al titolo. Grazie a questa sconfitta perde invece terreno proprio la Lazio, scavalcata dai nerazzurri che vede avvicinarsi anche gli eterni rivali giallorossi. Totti (recordman di gol segnati in serie A con la stessa maglia: 211) e compagni infatti si sono sbarazzati con facilità irrisoria del Cesena per 5-1 e con una partita in meno sono potenzialmente a pari punti con i cugini. Continua invece a delude il Napoli, fermato sull’1-1 a Siena. D’altra parte ripetere la stagione straordinaria dello scorso anno era davvero difficile.
Restano dunque da giocare altre 19 partite e al momento è quasi impossibile fare un pronostico su quelle che saranno le posizioni a fine campionato: MENO MALE!!!!

Fonte:
http://www.repubblica.it/sport/?ref=HRHM1-4


VIDEOGAMES E TECNOLOGIA
Il ritorno di R.E.
Inesorabile ed apparentemente invincibile, il brand di Resident Evil ancora una volta risorgerà dalla tomba alla vecchia maniera degli zombie. Ma le analogie tra l’archetipo del morto vivente e  questo nuovo “Resident Evil 6” sembrerebbero esaurirsi qui: l’annuncio del 19/01, con cui Capcom ha confermato lo sviluppo del sesto episodio, è stato accompagnato dal primo trailer ufficiale del gioco, il quale di lento, barcollante e mugugnante non ha veramente nulla.
Sulla scia di una domanda sempre più in cerca di esperienze esplosive e personaggi dal grilletto facile, sembrerebbe proprio che Capcom  abbia deciso di non riesumare la vecchia scuola dei survival horror claustrofobici ed oppressivi. Anzi, per essere sicura di non commettere errori, pare che le abbia piantato un paletto nel cuore e mozzato la testa; non si sa mai di questi tempi.
Dunque questo Resident Evil 6 riprende pienamente la deriva action del suo predecessore, dovutamente aggiornata alle esigenze di mobilità delle attuali generazioni: è stato confermato, infatti, che sarà finalmente possibile sparare in movimento !
E non solo questo: i nostri protagonisti, un invecchiato Leon Kennedy e un sempre tamarro Chris Redfield, potranno anche tuffarsi  in scivolata per mitragliare i nemici alle spalle, utilizzare le  immancabili coperture dinamiche ed ingaggiare gli avversari con veloci e letali attacchi corpo a corpo. Per far fronte a queste superiori capacità, il parco mostri è stato rinnovato con tanti nuovi zombie sempre più grossi, più veloci e più cattivi.
Inoltre, Capcom promette una trama al contempo epica e spaventosa, tanti nuovi personaggi, uniti a vecchie conoscenze ed il ritorno della modalità cooperativa fino a sei giocatori (probabilmente la solita “mercenaries”).
L’uscita è prevista per il 20 Novembre su Xbox 360 e PS3 e qualche giorno più tardi per la versione PC. Ricordatevi: nel dubbio mirate alla testa.

Fonte:
http://www.everyeye.it/multi/notizia/capcom-annuncia-ufficialmente-resident-evil-6-per-xbox-360-ps3-e-pc_117212

http://www.youtube.com/watch?v=SJhOYImR2AQ


OTAKU E NERD
Promethean: the Created
Rimanendo in casa White Wolf, questa settimana affrontiamo un gioco di ruolo che purtroppo è rimasto un po' in disparte all'interno dei titoli del nuovo Mondo di Tenebra (e dunque, purtroppo, non è stato tradotto).
Promethean è un gioco che comporta sicuramente un maggiore impegno, sia per le tematiche affrontate che per l'archetipo del personaggio che va a formare. Il Prometiano non è nient'altro che un artefatto, una creatura artificiale in cui è stata infusa la vita: può essere un Golem, così come una creazione derivata dall'assemblaggio di più corpi, o anche una statua che ha preso vita. Il Pyros, ovvero il Fuoco Divino, scorre dentro questi simulacri permettendo loro di animarsi e iniziare a comporre pensieri propri, consapevoli solo in parte della propria natura e con la mancanza totale di ciò che neanche una creazione così straordinaria ha potuto conferire loro: l'anima, ciò che può renderli finalmente umani. Il gioco si muove fra le luci dei misteri alchemici e le ombre del dubbio su ciò che possa significare il concetto di "umanità" per i suoi protagonisti. Privi, in parte o in tutto di questa caratteristica, compiono così la ricerca orientata verso la propria completezza.
Per quanto ciascuno possegga inoltre dei "doni" che riflettono la propria origine sovrannaturale, sono costretti a vivere una vita ai margini della società mortale per l'influenza che generano sulla stessa: tutti vedono in un Prometiano un diverso, un pariah, qualcuno di cui aver sospetto e un capro espiatorio per sfogare le proprie emozioni negative. La scelta fra fuggire il mondo o altrimenti liberarsi di questa terribile maledizione è il fulcro della psicologia di queste creature, le quali a volte covano sentimenti di vendetta nei confronti dei propri creatori, o altrimenti un attaccamento filiale e sofferto (Edward Mani di Forbice potrebbe dare un'idea di questo sentimento); ovviamente, la continua sensazione di mancanza di un'anima è una ricorrenza necessaria, così come la paura (soprattutto del diverso) e l'opprimente vuoto che disegnano i contorni del mondo di tenebra.
Ogni personaggio, pur vincolato dal modo in cui è stato creato e dal tipo di infusione che ha ricevuto dall'Azoth, ha infinite capacità di evoluzione a seconda delle scelte che compie e del modo in cui affronta ogni situazione, e questo rende il gioco molto incentrato sul rapporto giocatore-narratore. Per questo motivo, lo considero adatto per piccoli gruppi di gioco (3-4 persone al massimo), con un narratore in grado di porre molta cura nei dettagli.

Fonte:
http://www.white-wolf.com/