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sabato 14 maggio 2011

La Maria, il Diavolo e l'Acquasanta!


Tremate, tremate: le streghe son tornate
E danzano, danzano in questo venerdì
Di gatti, famigli, e diavoli ammantate
Ti cercano e chiamano nel giorno tredici

Eh sì, oggi è venerdì 13! Un giorno tetro come l’immagine della Santanchè che si depila. Di venerdì, in tredici, parteciparono all’ultima cena di Gesù. Di venerdì 13 furono arrestati in massa i famosi Cavalieri Templari, osteggiati dal Re Filippo il Bello. Di venerdì 13 maggio, Berlusconi annuncia da Napoli che vincerà anche le prossime elezioni. Certo che se ne sentono di cose brutte in questo giorno! Dai ridiamoci su e passiamo al nostro eco-articolo… Don’t worry, be happy!



Sniff* Sniff*… Lo sentite anche voi questo profumo? Sa di… referendum! Ci stiamo avvicinando al fatidico 12 giugno e sono un paio di mesi che rifletto sul suo contenuto. Aldilà del legittimo impedimento (di cui ne ho piene le tasche, se volete saperne di più basta cercare su google), questo è un referendum ecologico. Certo, il nucleare è stato strategicamente rimosso dai giochi ma rimane la questione sull’acqua. Ed allora le mie rotelle girano, girano, girano. E le mie palle pure, pure, pure. Perché le risorse ambientali finiscono sempre in mano ai privati? Torniamo indietro nel tempo e prendiamo un esempio in particolare…


Era i ruggenti anni trenta ed i nascenti gruppi industriali americani puntavano soprattutto allo sfruttamento del petrolio per l’energia (Standard Oil - Rockefeller), delle risorse boschive per la carta (editore Hearst), e delle fibre artificiali per l’abbigliamento (Dupont) – tutti settori nei quali avevano investito grandi quantità di denaro. Ma avevano di fronte, ciascuno sul proprio terreno, questo avversario potentissimo, la Canapa, e si unirono così per  formare un'alleanza sufficientemente forte per batterlo. L'unica soluzione per poter tagliare di netto le gambe ad un colosso di quelle dimensioni risultò la messa al bando totale. L’illegalità. Partì quindi un'operazione mediatica di demonizzazione, rapida, estesa ed efficace ("droga del diavolo", "erba maledetta" ecc. ), grazie agli stessi giornali di Hearst, il quale ne aveva uno praticamente in ogni grande città.  La condanna morale viaggiava rapida e  incontrastata da costa a costa (non c’era la controinformazione!), e di lì a far varare una legge che mettesse la cannabis fuori legge fu un gioco da ragazzi. Possibile che però che nessuno si opponesse in favore dei coltivatori di canapa? Pare che i tre quarti dei senatori che approvarono il famoso "Marijuana Tax Act" del 1937, tutt'ora in vigore, non sapevano che marijuana e cannabis fossero la stessa cosa: sarebbe stato il genio di Hearst ad introdurre il nomignolo, mescolando le carte per l'occasione. Questa nuova terrificante droga proveniente dal Messico andava fermata e molti contadini favorevoli non sapevano di coltivarla nei propri campi...

E cosa si potrebbe produrre con la Canapa: Carta, Tessuti, Semi, Olio, Tavole, Materie Plastiche, Medicine e Combustibili. Ed è proprio nei combustibili che la canapa si rivela un tesoro. Essa opera sottraendo l'anidride carbonica  all'atmosfera durante la crescita della pianta, e poi la restituisce all'aria al momento della combustione. In questo modo la quantità di anidride carbonica dell'atmosfera non aumenta, al contrario di quello che succede se si bruciano idrocarburi fossili. Prima della messa al bando della canapa, il magnate dell'automobile Henry Ford costruì un prototipo di automobile (la cosiddetta Ford "Hemp car") in cui parte della carrozzeria era realizzata in fibra di canapa rendendo l'auto molto più leggera della media delle auto allora diffuse. Inoltre il motore funzionava a etanolo di canapa. Pensate che 6 anni fa provarono  sul Lago di Garda una barca che funzionava grazie all'olio di semi di mais. Il motore rombava che è una meraviglia e l'unico effetto collaterale era la dispersione di un delizioso profumo di popcorn nell'aria. Questa storia è ovviamente finita nel dimenticatoio, complice la caduta dei verdi. L'acqua presto diventerà una ricchezza alla pari del petrolio e molti continuano ad insinuare che è solo un problema futuro e lontano. Ma perchè dobbiamo aspettare che la situazione diventi grave per intervenire? E se per una volta ci cautelassimo prima?


Piuttosto che costruire inutili e vecchie centrali nucleari, potremmo dedicarci alla realizzazione di sistemi di raccolta dell'acqua e di produzione energetica biosostenibile. Quasi nessun palazzo ha una cisterna che raccolga l'acqua piovana. Quasi nessuno riutilizza l'acqua dei condizionatori accesi per tutta l'estate. Quanti  condomini hanno i pannelli solari sui tetti per risparmiare sulle spese elettriche? Quante istitutizioni usano ancora la carta nonostante siano state informatizzate coi soldi pubblici? Queste mie riflessioni si risolvono con una verità.  La tutela dell'ambiente non è solo un costo ma anche un grande risparmio. Chi non la vuole sono i Tiranni dell'economia come quelli sopra citati. E noi? Bhè noi dobbiamo accontentarci di mettere le mani al portafoglio. Tra una guerra per il petrolio e le minacce di chiuderci il gas, prima o poi stramazzeremo a terra salassati. Ma finchè bisogna rinunciare alla macchina io ci sto pure. Mi dispiace infinitamente ma è qualcosa che posso anche superare... col tempo... Lo stesso ritengo voi. Ma l'acqua da far bere ai vostri figli? Per quella siete disposti a vivere sotto ricatto? Io no di sicuro. Anche per questo al referendum del 12 giugno bisogna essere uniti e votare SI! 


Ecco i risultati della ricerca sulla psicologia degli asini.
Qui dovrebbe intervenire la ricerca universitaria stanziando fondi in modo oculato e non per progetti assurdi. La cultura della canapa è antichissima in Italia. Si calcola che nella sola Emilia-Romagna, nel 1910 vi erano 45.000 ettari di terreno coltivati a canapa, soprattutto nel Ferrarese, mentre il dato complessivo di tutta Italia portava la superficie a 80.000 ettari. Potrebbe essere un ottimo punto di partenza per studi ecologici e per un nuovo settore primario. La nostra economia ha bisogno di nuove ispirazioni e di nuove tecniche di risparmio. Vedremo il futuro cosa ci riserverà tra i drammi dell'economia, le commedie della politica e l'amara poesia nelle bocche della gente. Il mondo è un grande palcoscenico e...


Show must go on...
FILM CONSIGLIATO: An Inconvenient Truth

4 commenti:

  1. Veramente illuminante! Complimenti per l'interessantissimo articolo!
    Andrea

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  2. Quoto Andrea. Se me l'avessero detto non ci avrei creduto.

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  3. Prima volta qui e devo ammettere che mi ha attirato più il logo che il titolo. Alla maria non ci resisto neanche in foto. Finalmente qualcuno che scrive come stanno le cose. Legalizee!

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  4. Woow, ragazzi sono commosso. Grazie mille :)

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