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lunedì 28 febbraio 2011

Sancta Santorum Journal 5°


EDITORIALE INDIPENDENTE
CRONACA/POLITICA ITALIANA

Chi muore giace e chi vive si dà pace.
Quanti di noi credevano nel lieto fine per Yara? Tutti abbiamo desiderato che venisse ritrovata legata in uno scantinato, che gli aguzzini venissero incarcerati e che infine lei riabbracciasse i suoi genitori in lacrime. Ma questa è la realtà e non una puntata di CSI, Criminal Minds o Senza traccia. Era lì chissà da quanto, in quel prato incolto dove i volontari e gli investigatori dovevano aver già cercato.  "Mi sono addentrato nel campo per recuperare il mio aeroplanino. Quando l'ho trovato ho notato qualcosa fra le sterpaglie. La prima impressione è di aver visto un mucchio di stracci buttati lì da qualcuno. Ma appena mi sono reso conto che era una persona ho chiamato il 113". Questo è quanto riferisce il fortunato/sfortunato “eroe per caso” di Brembate. Lui credeva di passare una tranquilla giornata a far volare il suo modellino e la casualità ha voluto che svelasse un mistero che tormenta l’intera città da 3 mesi. All’inizio c’è chi ha pensato che il cadavere fosse stato depositato lì da poco; addirittura che fosse una sfida ai ricercatori la cui centrale operativa è lì vicino. Forse non è niente di tutto questo ma solo un’imperdonabile errore di leggerezza. Infine un prezioso appello si diffonde tra i Media: evitare l'accanimento mediatico sulla tragica vicenda di Yara Ganmbirasio nei programmi televisivi. E' l'invito che e' arrivato dal direttore generale della Rai Mauro Masi ai direttori di rete; per una volta ha usato il telefono in modo intelligente. Purtroppo però non si potrà smettere di parlare di questa orribile storia. Mancano ancora troppi tasselli al puzzle. Yara, tu che non hai incontrato il principe azzurro ma un orribile mostro, forse avrai il tuo “e visse felice e contenta” il giorno in cui scopriremo il perché e la morale di questa cupa favola.

Fonte:


CRONACA/POLITICA ESTERA

Diplomazia che zoppica.
Le dovute reazioni del mondo alla repressione di Gheddaffi sono arrivate, un po a rilento ma sono arrivate. Oltre alle condanne sono arrivati i primi atti concreti per ciò che il futuro ex leader Libico ha scatenato contro il suo popolo: Sanzioni  dell'O.N.U. contro il clan Gheddaffi ed un embargo alle vendite di armi alla Libia. I governi Svizzero, Americano e Britannico hanno bloccato i conti della famiglia che in questi paesi aveva depositato miliardi di dollari. L'Unione Europea sta valutando la possibilità di imporre una  "no fly zone" gestita da Roma e Parigi che di fatto impedirebbe ai velivoli del regime di bombardare i civili. Questa decisione è rallentata dal fatto che si complicherebbe il rimpatrio di molti cittadini Europei e di altri paesi ancora in Libia. Ufficialmente questo è lo stesso motivo che ha portato il Governo Italiano a non esporsi immediatamente nel condannare con decisione la repressione del Colonnello e che ha spinto Obama a ritardare la divulgazione delle sanzione Americane. Che la politica e la diplomazia abbiano i loro tempi è purtroppo normale, anche se il Mondo è rimasto troppo tempo a guardare prima di agire e alcuni provvedimenti saranno presi troppo tardi. In molti danno per certo che Gheddaffi finirà davanti al tribunale dell'Aja, ma verosimilmente scapperà in qualche paese "non allineato" o morirà nel suo bunker.In queste settimane la politica Estera dell'Italia e dell'Europa hanno fatto una pessima figura, alcuni giorni fa un sottosegretario agli Esteri alla radio ha detto "ma chi si aspettava tutte queste rivolte?". Questo lo possiamo dire noi comuni mortali, ma non so fino a che punto i Governi Italiano, Francese ed Inglese possono permettersi di mostrarsi stupiti. L'Occidente ha inventato la globalizzazione, Facebook, Twitter e le news via satellite. Da anni in tutto il mondo arabo chi ha un televisore o un computer puo' accedere ad Al Jazeera ed Alarabiya. Milioni di persone che per decenni hanno vissuto pensando cio' che il proprio regime diceva loro di pensare ed hanno incolpato dei loro problemi chi il regime diceva loro di incolpare, hanno cominciato a crearsi una propria idea grazie al mondo con le sue sfaccettature che gli entrava in casa. Tutto questo non è accaduto in 7 giorni, ma in anni. Allora a cosa servono milioni di Euro spesi in diplomazia ed intelligence? Da un governo Occidentale mi aspetto che abbia il polso della situazione del Paese dove investe miliardi.  Il mondo Arabo stava esplodendo ed i Governi Europei lo hanno scoperto al TG delle 20:00?
CRONACA ROSA E SPETTACOLO

Un, due, tre….Stella!
Los Angeles, Kodak Theatre, l’affannosa corsa verso gli Oscar è finalmente terminata. Mesi di nominations, rumors, diete improponibili e vestiti favolosi hanno davvero stremato Hollywood. L’arduo compito di condurre la serata è spettato a due giovani attori in ascesa, Anne Hathaway e James Franco ed il giorno dopo il grande evento si possono contare i vincitori ed i vinti. Natalie Portman, straordinaria in “The Black Swan” si è aggiudicata il premio per la Miglior attrice protagonista, con il consenso unanime di platea e critica. Scottante delusione invece per “Il Grinta” dei Fratelli Coen che nonostante le innumerevoli candidature, non si è aggiudicato neanche una delle preziose statuette. Ma il vincitore assoluto è stato “Il Discorso del Re” che si è aggiudicato i premi più ambiti: miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura originale e miglior attore protagonista per l’eccezionale Colin Firth, riuscendo dunque nell’ardua impresa di battere “The Sociali Network”. Si mormora, a tal proposito, che un simile risultato abbia sorpreso pubblico e critica. Gli esperti infatti sostengono che se non fosse stato per la spettacolare campagna pubblicitaria della Weinstein per promuovere il film che si incentra sulla balbuzia del Re Giorgio VI e sulla fedele ricostruzioni della sua vita, “The Social Network” avrebbe trionfato. Secondo tale tesi, avrebbe dovuto vincere la rilevanza dell’attualità e del significato del fenomeno Facebook, e quindi di un mezzo di comunicazione democratico e privo di censure, specialmente in un periodo di grande repressione in paesi quali la Libia, la Tunisia e l’Egitto, dove soltanto attraverso la rete è possibile apprendere quale sia la reale situazione in cui versano i cittadini. A quanto pare però anche il sovrano di internet ha dovuto inchinarsi di fronte ai reali inglesi…

Fonte:

VIDEOGAMES E TECNOLOGIE

Benvenuto piccolo Dovahkiin!
Per celebrare l'uscita del prossimo The Elder Scrolls V Skyrim, Bethesda Softworks, tramite il suo blog, annuncia una nuova originale promozione: la software house permetterà di scaricare gratuitamente via Steam tutti i suoi giochi passati, presenti e futuri. L'unico requisito per accedere a questa corposa offerta sarà quello di chiamarsi Dovahkiin (Dragonborn nella lingua di Tamriel) ed essere nati il giorno 11/11/11, data di lancio del gioco.Un' occasione veramente ghiotta, considerando che mancano circa nove mesi alla fatidica data.
Coraggio, Nerd di tutto il mondo, se volete concepire un figlio con la vostra ragazza questo è il momento buono!
Oh, giusto.
Scusate, come non detto.

Fonte:


WEB E STRANEZZE DAL MONDO

Gay? Antico! La nuova frontiera è essere “Flexisexual.
Dimenticate la tanto cercata paternità (o maternità?) di Elton John, cancellate dalla vostra mente l’outing di Cecchi Paone (con buona pace dell’esimio dottor Sgarbi); tutto questo da oggi è assolutamente out.  La nuova frontiera dell’omosessualità è essere FLEXISEXUAL! Si tratta di donne attratte profondamente dalla bellezza femminile (ma non lesbiche, si offendono!) e che amano frequentare ragazze carine e sexy. Non solo: si dichiarano né lesbiche né bisessuali perché comunque continuano a preferire gli uomini. L’affare si ingrossa come direbbe Rocco Siffredi perché queste donne dichiarano di provare forte piacere nel baciare le ragazze pubblicamente, ma comunque continuano ad amare il sesso con i loro partners (maschietti). Insomma, se dovessero scegliere preferirebbero un uomo, ma si accontentano anche del gentil sesso. Questo è essere Flexisexual; evidentemente il termine “bisessuali” non era abbastanza chic nei raffinati salotti in stile british. Ciò che più mi dispiace è che questa fondamentale scoperta sia stata fatta da un’università americana e non qui in Italia, ma purtroppo da noi la ricerca è sempre messa in secondo piano nonostante (come è facile intuire) porti sempre a grandissimi risultati che danno risposta ai grandi interrogativi dell’umanità. Non ci lamentiamo poi se i nostri cervelli vanno a “lavorare” all’estero!  America, la terra delle opportunità!

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