Istruzioni per l'uso

ISTRUZIONI PER L'USO


Benvenuto in Sancta Santorum.
Qui ognuno ha il diritto ad esprimere le proprie opinioni. Per firmarti ci sono 2 modi. O crei un Google Account diventando un nostro follower (molto apprezzabile!), oppure inserisci il tuo nome con URL/Nome. Sei pregato di non mettere Anonymous, perchè ci teniamo che i commenti siano firmati. E ricordati di sostenerci condividendo i nostri post su Facebook e votando nei sondaggi. Grazie...Enjoy it!



Jacopo Orfeo Carboni (Redattore): Cronaca e Politica Italiana; Alessandro F. (Vice-Redattore): Cronaca e Politica Estera; Valentina Salonia: Cronaca Rosa e Spettacolo; Andrea Visco: Calcio e Sport vari; Adriano Feliziani: Tecnologie e Videogames; Stefano Gazzella: Nerd e Otaku; Valerio Travisi: The Man of the Week.

Se volete proporre nuovi settori o volete far parte della redazione contatteci a: evrayl@hotmail.it
Gruppo su Facebook: Clicca Qui
Blog su Splinder: Clicca Qui

lunedì 31 ottobre 2011

Sancta Santorum Journal 31°

EDITORIALE INDIPENDENTE
MAN OF THE WEEK
Il cuore ti batte all'impazzata, mentre da dietro la visiera del casco fissi i semafori rossi che aumentano. "Oggi vinco, ce la faccio me lo sento" pensi, mentre in una frazione di secondo lasci la frizione e vai...
Sei in uscita di curva, piegato al massimo, con la coda dell'occhio vedi tuo padre, è lì, appena fuori dal tracciato, in sella allo scooter; sorride...
Sembra ti aspetti.


CRONACA/POLITICA ITALIANA
Sangue Gay
Come alcuni di voi sapranno grazie ad un mio vecchio articolo, io sono un donatore di sangue. Il 10 o l’11 novembre procederò alla mia 5° donazione; vi invito a fare lo stesso. Perché? In Italia, soprattutto nelle grandi città, c’è un grande bisogno di sangue per le trasfusioni. Eppure i pregiudizi possono superare le più disperate necessità a favore del qualunquismo. La protagonista di questa vicenda è lesbica, ha 39 anni e convive stabilmente con la sua compagna da 4 mesi. Se non fosse per il primo aggettivo la considereremmo una persona normale; in realtà lo è. Eppure non può donare il sangue perché non essendo eterosessuale è un soggetto a rischio. A rifiutare la donazione è stato un medico del Policlinico Umberto I di Roma. Quest'ultimo, appreso che la donatrice era omosessuale, avrebbe considerato la vita sentimentale della donna come possibile causa di malattie a trasmissione sessuale. Dovete sapere che ho compilato 5 volte quel questionario e mai sono stati riscontrati problemi. Sono un ragazzo di 24 anni; a livello probabilistico io sono un soggetto più pericoloso e potrei anche mentire ai medici. Per questo il sangue viene comunque esaminato per riscontrare eventuali malattie o patologie; quindi dov’è il problema?
Vietare la donazione di sangue a una persona per il suo orientamento sessuale è una violazione delle norme costituzionali in vigore nel nostro Paese, oltre che una vergogna. Mi domando se chi ha necessità di una trasfusione urgente si preoccupi più delle generalità del donatore o soltanto delle qualità del sangue.

Fonte:

L’esercito dei leoni: Tricarico
L’esercito degli agnelli: La Russa
Le istituzioni sono al livello dei loro sottoposti solo quando c’è da parlarne male. Questo perché il vero onore risiede più spesso nelle primelinee che nei burocrati. Siamo un paese in crisi, senza nemmeno i soldi per la benzina delle volanti e il Ministero della Difesa si è comprato 19 Maserati anti-proiettili. La scusa è che le Lancia Thesys, modello molto recente, avevano finito il loro ciclo di utilizzo e costavano meno delle Audi (cit. dell’emerito… Ministro La Russa). Addolciamo la pillola complimentandoci con il Generale dell’aeronautica militare Tricarico che ha restituito la Legion d’onore ottenuta durante la guerra in Jugoslavia. Le sue parole: «sono oggi costretto a privarmi (di questa onorificenza)  con rammarico e dispiacere di fronte al comportamento irriguardoso dell’attuale Presidente francese nei confronti dell’Italia». Quando la patria è tutto ed il cuore è tricolore.
CRONACA/POLITICA ESTERA
Bini Smaghi, quello che non dicono.
Dal 1 Novembre un Italiano,Mario Draghi, sarà a capo della Banca Centrale Europea (B.C.E.), da qui è nato un caso politico internazionale di cui non è stato detto proprio tutto tutto.
Per arrivare a questo accordo la Francia strappò la promessa all'Italia di Berlusconi che l'attuale membro italiano, Bini Smaghi, avrebbe lasciato il suo posto ad un francese.
Siamo arrivati al dunque ma il caro economista italiano non molla. La Francia scalpita con isteria, reclama la sua poltrona e Berlusconi non sa che fare oltre a chiedere ogni giorno le dimissioni di Bini Smaghi. Il Governo Italiano non può fare altro perché i membri della B.C.E. sono proposti dai Governi nazionali ma una volta eletti hanno per statuto la totale indipendenza. Ma se la Francia preme su Roma per queste dimissioni allora ammette che invece è prassi che i membri della B.C.E. subiscano indebite pressioni politiche?!
Inoltre viene da sorridere sapendo che la Francia stia facendo di tutto per evitare che 2 italiani siedano nel direttivo e che non ci sia neanche un francese ma. . . in pochi ricordano che loro hanno fatto la stessa cosa che oggi denunciano scandalizzati.
Nel 2002, quando il Francese Trichet fu eletto a capo della Banca Centrale Europea, il membro francese che era già presente nel direttivo vi restò per ben un anno e mezzo prima di dimettersi.
Coerenza made in France!


Risate Amare mon chere…
Questa settimana è stato dato molto risalto ad un breve episodio accaduto durante una conferenza stampa del Cancelliere tedesco ed il Presidente Francese, ad una domanda sulla affidabilità delle promesse del Governo Italiano,  in merito alla crisi, Sarkozy ha prima lanciato uno  sguardato ironico alla Merkel e poi ha fatto un sorrisetto come a dire " non ci fidiamo ma non possiamo dirlo". Questo gesto ha destato molto scalpore in Italia, oggettivamente eccessivo scalpore, ma come al solito a noi Italiani piace piangerci addosso dando cieco credito a chiunque ci critichi, dando molto peso a qualunque giudizio sul nostro Paese. Premettendo che il Governo Italiano ha colpe e responsabilità importanti, analizziamo cio' che nasconde questo sorrisetto.
Sarkozy dovrà affrontare delle difficili elezioni nel 2012 che rischia seriamente di perdere, quindi lui è già in campagna elettorale e tutto gira attorno a queste elezioni.
Vuole far vedere ai francesi che lui è a capo della gestione della situazione, che gli altri paesi devono passare il suo severo giudizio, questo gratifica la grandeur dei suoi possibili elettori, ma è cosi?no. A detta di tutti gli economisti Europei, Asiatici e Statunitensi il vero traino dell'Europa è la Germania e chi bisogna veramente convincere nelle varie riunioni è la Merkel.
Sarkozy ha fortemente voluto l'intervento in Libia, ha forzato la mano anticipando i primi attacchi per dare l'impressione di essere a capo dei volenterosi e si contende ora con gli Americani il merito dei bombardamenti che hanno bloccato la carovana di Gheddaffi il giorno che è stato catturato. Motivo ? Assicurasi vantaggiosi accordi petroliferi con la nuova Libia, quindi screditare anche ai loro occhi l'Italia è un tassello importante, in quanto l'Italia è da sempre un partner molto importante in quel paese e lui vuole scavalcarci.
Detto ciò, il caro Presidente puo' permettersi di ridere di un altro paese?
Oltre allo sgradevole sgarbo diplomatico, direi di no considerando che le banche Francesi hanno 150 miliardi in titoli greci, soldi che dalla Grecia non arriveranno probabilmente mai. Visto che Sarkozy ha ammesso che la Grecia non aveva i conti in ordine al momento dell'ingresso nell'Euro, e questo tutti lo sapevano, come mai le banche Francesi hanno fatto questo affare? noi poveri Italiani siamo stati un po più accorti, esponendoci molto meno.
La spocchiosità ed inconsistenza del caro  Nicolas Sarközy de Nagy-Bocsa si nascondono dietro un tentativo di apparire grande statista, ma il paragone con la Merkel è imbarazzante.
Lui vuol far vedere che fa, lei fa, lui va in tv a proclamare, lei lavora dietro le quinte per risolvere, lui teme per la sua poltrona, lei agisce per il suo paese e per l'Europa.
La sua era una risatina amara, un vano tentativo di distrarre scontenti elettori francesi , ma gli unici ad aver abboccato i soliti insicuri e deboli italiani.

Datevi 6 minuti per approfondire e ascoltate senza pregiudizi (per stavolta…) l'intervento in questo video: http://www.youtube.com/watch?v=WCXdUF1_N2U&feature=autoshare


CRONACA ROSA E SPETTACOLO
Tutti pazzi per Belen
Il fenomeno Rodriguez non sembra arrestarsi.
Lanciata dal reality show l’isola dei famosi nel 2008 e divenuta celebre per il suo fisico conturbante ed i famosi shorts che hanno fatto impazzire innumerevoli uomini, l’argentina si è fatta strada tra pettegolezzi, relazioni pericolose ed anche programmi che hanno riscosso un grande successo grazie anche alla sua versatilità.
In un momento della carriera particolarmente propizio, la Rodriguez si è però trovata a fare i conti con un video hard che la vede protagonista di una notte di fuoco con un suo ex fidanzato argentino e quando ancora era minorenne.  Il caso mediatico è ben presto scoppiato ed il video è impazzato nel web facendolo letteralmente impazzire. Denunce, ritiri del video, smentite, nulla è servito a placare l’orda di polemiche e apprezzamenti su quanto accaduto.
Talk Show, salotti televisivi, tutti si sono scomodati per approfondire questo video, domandandosi le reazioni della show girl e di quelle del suo discusso compagno Corona.
Addirittura “Rocco Siffredi” ha voluto dare la sua professionale opinione, definendo il video hard scadente e con una Belen assolutamente poco erotica e quasi impreparata.
Bene, assodato questo e consapevoli di come nel show business questi video hard “rubati” possano avere effetti più che benefici ed economici sulle incaute vittime, come ad esempio Paris Hilton, Kim Kardashan, Pamela Anderson e molte altre, viene da domandarsi come mai, proprio nel momento in cui i riflettori su questa questione iniziavo a spegnersi, Dagospia ha appena lanciato la notizia che la Rodriguez sarebbe incinta.
Tutte nefaste coincidenze o sapienti strategie?

Fonte:

CALCIO E SPORT VARI
Tentativi di fuga.
Ci sono volute ben nove partite ma finalmente abbiamo delle indicazioni su quali saranno le squadre a giocarsi lo scudetto e gli altri obiettivi principali in questo campionato. Dopo la quarta vittoria consecutiva, ottenuta contro la Roma per 3-2, il Milan sembra essere il caldidato pricipale per la vittoria finale. Nonostante l'inizio stentato i rossoneri infatti sono riusciti a ritrovare una discreta continuità di risultati (Champions compresa) anche se le prestazioni fornite non sono ancora ottimali. La Roma invece, alla terza sconfitta nelle ultime quattro gare, potrà al massimo aspirare ad un posto in Europa league. La squadra infatti è troppo discontinua ed anche se le prestazioni non sono da buttare commette degli errori imperdonabili sia in fase difensiva che offensiva. Il vero avversario del Milan sembra essere la Juventus, unica squadra imbattuta del campionato. I torinesi con la vittoria per 2-1 sull'Inter hanno confermato di essere una squadra solida e se non subiranno cali repentini come negli anni passati possono giocarsela fino alla fine. Nel ruolo di possibili outsider troviamo invece la Lazio e l'Udinese che con le vittorie su Cagliari e Palermo hanno dimostrato ancora una vlta di essere tra le squadre più in forma del momento. Non credo che siano attrezzate per arrivare allo scudetto ma sicuramente si giocheranno tra di loro il terzo posto utile per l'accesso alla Champions del prossimo anno. A queste due potrebbe aggiungersi il Napoli ammesso che riesca ad uscire dal momento negativo che sta attraversando (sconfitto 2-1 a Catania) dovuto probabilmente alla fatica mentale e fisica del doppio impegno campionato-coppa, a cui i partenopei non sono abituati. Difficile prevedere invece quale sarà il futuro dell'Inter, ad oggi in grande difficoltà e relegata nelle ultime posizioni, ma che con i grandi giocatori che ha in rosa potrebbe risalire, anche se non fino al vertice, in qualsiasi momento. Il campionato comunque è ancora lunghissimo....

Fonte:

VIDEOGAMES E TECNOLOGIE
Londra sotto attacco!
Mantenete la calma, non sta accadendo veramente; i vostri amati William e Kate e i maghetti di Harry Potter sono al sicuro.
Il 28/10/011, in concomitanza con l’uscita nei negozi di “Battlefield 3”, la EA ha pensato di organizzare per le strade della capitale inglese una corposa operazione di guerrilla marketing (denominazione decisamente azzeccata in questo caso). Una serie di cingolati militari ha preso il posto dei tipici taxi neri inglesi ed ha svolto servizio di trasporto gratuito per tutti gli abitanti della City.
Se la vita di tutti i giorni è una guerra costante, quale modo migliore per cominciare la giornata di andare al lavoro in carro armato ?!
E se pensate che la guerra sia una faccenda seria e che trasformarla in gioco sia di pessimo gusto, sappiate che alla EA non importa assolutamente niente: comunque non avreste comprato Battlefield.

Fonte:

Piccoli finanzieri crescono.
Tentando di confutare la triste evidenza che nel Bel Paese nessuno sa o vuole produrre videogiochi, un piccolo contributo arriva, inaspettatamente, dalla Guardia di Finanza.
Dal sito ufficiale del corpo è, infatti, scaricabile gratuitamente “Finzy, il videogioco”. Questo piccolo edugame, destinato principalmente ai bambini delle scuole elementari, potrebbe rappresentare il primo passo per una maggiore comprensione da parte delle istituzioni (in passato piuttosto avverse al medium videoludico e decisamente ignoranti in materia) delle potenzialità educative dei videogiochi.
Il gioco si compone di quattro diversi minigiochi in cui al bambino è richiesto di aiutare il simpatico grifone Finzy nel svolgere i tipici incarichi di competenza della Guardia di Finanza: verificare l’autenticità delle banconote, requisire i prodotti contraffatti, fermare i corrieri della droga e prevenire le frodi informatiche. Al termine di ogni sessione, la nostra mascotte fornirà utili informazioni e consigli per sensibilizzare il giocatore sui problemi delle frodi fiscali e del traffico di droga.
Sembra incredibile, ma l’esperienza globale e il livello tecnico raggiunto risultano molto meno peggiori di quanto ci si aspetterebbe da una produzione del genere.
Prossimo passo: “Esercito Italiano: raccogli anche tu la mondezza” e “Carabinieri: Manuela Arcuri contro Lara Croft”.

Fonte:

WEB E STRANEZZE DAL MONDO
Vivere sott’acqua? Le piante possono farlo…
Le piante sono dotate di un 'sensore' molecolare per l'ossigeno: si tratta di una proteina che le aiuta a sopravvivere anche quando sono sommerse dall'acqua e hanno 'fame d'aria'. La proteina in questione, nota con il nome di RAP2.12, si trova nelle cellule vegetali e viene costantemente distrutta in presenza di ossigeno, quando cioè la pianta si trova nelle normali condizioni di crescita. Quando invece la disponibilità di ossigeno diminuisce (per esempio quando la pianta è sommersa dall'acqua), RAP2.12 diventa stabile, si accumula nel nucleo della cellula e attiva una risposta adattativa per la pianta, che riesce così a tollerare la mancanza di ossigeno causata dalla sommersione. E’ stato scoperto che nella proteina RAP2.12 un amminoacido cisteina e' particolarmente destabilizzante, in quanto soggetto a ossidazione da parte dell'ossigeno atmosferico, ma se la pianta viene sommersa la conseguente bassa disponibilita' di ossigeno protegge la cisteina dall'ossidazione. RAP2.12 diviene quindi stabile in assenza di e svolge un ruolo determinante nell'attivare geni che conferiscono alla pianta la capacità di sopravvivere a lungo anche se sommersa. Questo studio potrebbe avere importanti implicazioni per l'agricoltura, perche' apre la strada alla selezione di nuove colture resistenti alle alluvioni, purtroppo sempre piu' frequenti a causa dei cambiamenti climatici. Inoltre il meccanismo scoperto e' probabilmente presente nella maggior parte degli organismi viventi, incluso l'uomo. L'ossigeno ricopre infatti un ruolo fondamentale nella fisiologia umana e anche, ad esempio, nel determinare la resistenza dei tumori alla chemioterapia; ne consegue che le possibili applicazioni di questi studi non si limitano solo al mondo vegetale.

Fonte:

NERD E OTAKU
Dalla parte degli orchi!
Mentre in questi giorni sono alla fiera del Lucca Comics&Games della quale farò un breve reportage al mio ritorno la prossima settimana, ho intenzione di lasciare comunque un contributo alla rubrica con la segnalazione di una saga fantasy-barbarica per gli amanti del genere e non solo: Orchi, di Stan Nicholls, oramai alla seconda trilogia.
Il racconto descrive le (dis)avventure di un plotone di orchi al servizio della crudele regina-strega Jennesta, all'interno di un mondo in cui gli uomini avanzano in veste di conquistatori implacabili e spietati opprimendo le altre razze quali gnomi, troll, centauri e nani, destinandoli a una vita in esilio o ancor peggio all'estinzione.
Inizialmente schiavi, gli orchi affrontano ogni genere di ostilità per la scalata verso la liberazione della propria razza mentre ovunque la magia si indebolisce a causa del lento drenaggio che la terra subisce per l'influenza dei nuovi padroni umani e del loro sprezzo nel farne largo utilizzo fino a prosciugarla definitivamente. La narrazione scorrevole presenta una carrellata di personaggi che man mano si avanza nel racconto prendono una definizione sempre più completa e a cui è inevitabile affezionarsi: dall'orchessa Coilla al nano Jup, dall'iracondo orco Haskeer al saggio Alfray, fino al sergente Stryke che guida il gruppo, è impossibile non riuscire a trovarne almeno uno che non desti il nostro interesse di lettori. Anche l'attenzione sugli antagonisti, prima fra tutti la dispotica e disumana Jennesta ma anche i molti uomini totalmente devoti alla ricerca di un sempre maggiore potere o totalmente infervorati dall'odio indiscriminato verso le altre creature, non fa che impreziosire la storia che in parte stravolge i canoni del fantasy. Gli orchi infatti qui non sono delle mere comparse, malvagi distruttori o servi di un oscuro signore ma rappresentano un animo fondamentalmente libero e selvaggio ingiustamente schiavizzato che si ribella e ricerca il proprio riscatto, portando con sé il retaggio di una cultura della guerra e del senso dell'onore che fa venire alla memoria gli eroi delle saghe nordiche.
Pur non trascurando il crescendo tipico di un poema epico, l'autore fa intravedere sprazzi di un mondo più ampio, fornendo molti spunti di ambientazione che mira ad approfondire con la seconda trilogia. Offre così ai lettori più avidi assaggi irresistibili che spingono a consumare il ritmo di marcia delle pagine alla ricerca di nuove visioni e rivelazioni, come fosse un grande mosaico che si vuole completare per meglio comprendere la portata degli eventi assieme ai propri nuovi eroi dalla pelle verdastra e coriacea.

Nessun commento:

Posta un commento