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lunedì 21 novembre 2011

Sancta Santorum Journal 34°

EDITORIALE INDIPENDENTE
MAN/DOG OF THE WEEK

Cinque anni fa, Tibullo aveva salvato la vita a Serena, prendendola con sé e dandole una casa. Serena è una piccola bastardina  a pelo fulvo.Un piccolo angelo con un grande cuore…Sabato pomeriggio Tibullo Chelli pensionato di 79 anni si reca come d’abitudine insieme alla sua fidata serena nel suo podere per coltivare i campi.Qui ha un incidente gravissimo con il suo trattore.Una morte certa se non fosse per l’intervento della piccola cagnetta, che le si è sdraiata su suo petto per tenerlo al caldo.La piccola ha abbaiato per circa 4 ore tanto da perdere il fiato,facendo la spola tra il suo padrone e la strada vicina per poter attirare l’attenzione di qualche passante.Il sig.Chelli è ora ricoverato in prognosi riservata. La piccola serena sarà premiata al dog pride day…Ma siamo sicuri che a lei non interessi nessun premio, al di fuori dell’amore del suo padrone. Ho voluto dedicare questo spazio di solito riservato a persone, e non animali a Serena, perchè probabilmente tante persone non avrebbero il diritto di chiamare un cane "bastardo" poichè spesso i veri bastardi sono loro.

CRONACA/POLITICA ITALIANA
COMING SOON: Governo Monti.
Mercoledì scorso sono stati annunciati i nuovi Ministri del Governo Monti. Sono rimasto deluso di non trovare Luisa Torchia, mia professoressa di Diritto Amministrativo, alla Pubblica Amministrazione e Ugo De Siervo, ex-presidente della Corte Costituzionale e maestro del Diritto Pubblico, alla Giustizia. In compenso hanno scelto Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio a cui ho partecipato, per la Cooperazione internazionale e l’interazione e Antonio Catricalà, giurista italiano a capo dell’Antitrust allievo di Rescigno, come Segretario del Consiglio dei Ministri ; ottime scelte.

Ministri senza portafoglio:
Piero Gnudi: È stato nei consigli di amministrazione o nei collegi sindacali di Stet, Eni, Enichem, Credito Italiano.
Ministri con portafoglio:
Mario Monti: Goldman Sachs
Paola Severino: Eh… lei è stata la legale dei cattivi nei processi contro Fininvest, la vendita della Cirio, in quello Imi-Sir sempre della Fininvest, nell’inchiesta Enimont a Perugia, e altri ancora. Francesco Profumo: No, non è Alessandro Profumo, ma tutti i giornalisti che hanno dato degli ignoranti agli studenti in piazza dovrebbero approfondire di più le loro ricerche. Membro del Consiglio di Amministrazione di Reply, di FIDIA S.p.A. e Unicredit Private Bank.
Corrado Passera: Lui è un banchiere ed un manager di esperienza. Banche: Intesa San Paolo, Cariplo, Banco Ambrosiano Veneto. Aziende: Omnitel, Cir, Alitalia, Poste Italiane, Olivetti, Infostrada, L’Espresso etc. 
Corrado Clini: Il giorno successivo il suo insediamento ha rilasciato dichiarazioni a favore di una riapertura del dibattito italiano sul nucleare, dell'utilizzo di organismi geneticamente modificati nell'agricoltura italiana e a favore del completamento del TAV. Chiamate Greenpeace.
Elsa Fornero: È stata Vice Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo e Vice Presidente della Compagnia di Sanpaolo.

A parte la Severino e Clini, gli altri non sono poi così tremendi. Io ho segnalato solo quelli che hanno scheletri nell’armadio (neanche tanto), ma ragassi (alla Bersani) ricordiamoci chi c’era prima. Stavolta gli studenti hanno manifestato troppo presto, colti dall’impazienza. Bisogna osservare ed aspettare, non conosciamo neanche i nomi dei vacanti componenti di Governo. Noi rimaniamo qui, buoni ed in silenzio con gli occhi puntati sulle loro nuche, come una spada di Damocle. In caso poi tradiscano la nostra fiducia… Zac*.

Fonte: (Scherzosa)

CRONACA/POLITICA ESTERA
Il coraggio della “Verità”?
Alcuni giorni fa,come già osato in precedenza nel 2010, M. Nigel Farange, un Eurodeputato Inglese ha fatto un discorso all'Europarlamento molto critico verso i vertici Europei, un j'accuse non vago ma preciso che nessuna televisione o radio Italiana ha ritenuto di mandare in onda.  Il nostro articolo questa settimana sono le sue parole:
 
Eccoci qui, sull'orlo del disastro economico e sociale, e in questa stanza oggi abbiamo quattro uomini che dovrebbero essere responsabili. Eppure abbiamo ascoltato i discorsi più insipidi e tecnocratici di sempre: state tutti negando.
L'euro è un fallimento sotto tutti i punti di vista. Di chi è la colpa? Chi è che ha in mano il vostro destino? Ovviamente la risposta è: nessuno di voi. Perché nessuno di voi è stato eletto. Nessuno di voi ha avuto la legittimazione democratica necessaria per arrivare ai ruoli che state attualmente ricoprendo. E in questo vuoto è arrivata Angela Merkel.
Viviamo in un'Europa dominata dalla Germania, qualcosa che il progetto di Europa unita avrebbe dovuto effettivamente impedire. Qualcosa che chi venne prima di noi ha impedito, pagando con il suo sangue. Io non voglio vivere in un'Europa dominata dalla Germania e neanche i cittadini europei lo vogliono. Ma ragazzi, siete voi che lo avete permesso. Perché quando Papandreou decise di chiedere un referendum, lei signor Rehn parlò di 'violazione della fiducia', e i suoi amici si sono riuniti qui come un branco di iene, hanno circondato Papandreou, lo hanno cacciato via e rimpiazzato con un governo fantoccio. Che spettacolo disgustoso.
E non ancora soddisfatti, avete deciso che Berlusconi se ne doveva andare. Quindi fu cacciato e rimpiazzato con il signor Monti, ex commissario europeo, anch'esso architetto di questo euro-disastro. Un uomo che non era neanche membro del Parlamento. Sta diventando come un romanzo di Agatha Crhistie, dove cerchiamo di indovinare chi sarà il prossimo ad essere fatto fuori. La differenza è che sappiamo benissimo chi sono gli assassini: dovreste essere ritenuti responsabili per ciò che avete fatto. Dovreste essere tutti licenziati.
E devo dire, signor Van Rompuy, che 18 mesi fa, quando la incontrai per la prima volta, mi sbagliai sul suo conto. Dissi che avrebbe ucciso silenziosamente la democrazia degli stati-nazione, ma non è più così, lo sta facendo molto rumorosamente.
Lei, un uomo non eletto, è andato in Italia a dire: "non è il momento di votare, è il momento di agire". Cosa, in nome di Dio, le dà il diritto di dire al popolo italiano cosa fare?

Questa è la classica opinione fuori dal coro, un po eccessivo forse l'attacco alla Merkel che in fondo sta cercando di salvare la barca dove anche lei si trova. Personalmente non ritengo che sia l'Euro in se la rovina ma come è stato gestito fin dall'inizio. Per il resto questo deputato ha avuto il coraggio di esprimere critiche ed accuse che fanno riflettere. 

Fonte:


CRONACA ROSA E SPETTACOLO
Twitter follia
Twitter, il social network più utilizzato dai vip per farsi propaganda, per mostrarsi nella loro quotidianità, per avere un contatto diretto con i loro follower ma soprattutto per mettere in piazza (virtuale) querelle e scontri con i loro “simili”.
Coppie scoppiate su Twitter, velenose frecciatine a portata di clic e dichiarazioni d’amore sono ormai all’ordine del giorno per i vip di tutto il mondo che non riescono più a fare a meno di questo social network.
Gli ultimi a cadere nell’insidiosa trama sono stati Fiorello e Sabina Guzzanti.
Dopo il grande esordio con annesso successo della trasmissione “Il più grande spettacolo dopo il weekend” che ha riportato Fiorello in prima serata con il più classico dei varietà, è arrivato repentino il commento di Sabina Guzzanti sul web : “ Noiossimo, l’ho visto 5 minuti, che palle…”.
L’opinione della Guzzanti postata su Twitter ha fatto immediatamente scalpore e gli agguerriti fan di Fiorello sono subito corsi ad informarlo (sempre virtualmente) e così, lo showman siciliano non ha perso tempo ed ha replicato “ Rosicona, una volta mi facevi ridere ora mi fai tristezza”.
Ebbene, non contenti del botta e risposta la Guzzanti si è apprestata a controreplicare sminuendo il peso delle sue affermazioni e lasciando intendere come Fiorello se la sia presa inutilmente.
Probabilmente la querelle mediatica non finirà qui e quello che si stanno domandando in molti è se siano realmente necessari tutti questi vip egocentrici e permalosi pronti a tradirsi, inimicarsi, dichiararsi e contraddirsi sul web.
La risposta a mio avviso è molto semplice, sin quando continueranno a creare scalpore ed a accentrare l’attenzione mediatica nei loro confronti, non potranno che proliferare.

Fonte:

CALCIO E SPORT VARI
Questa Juve è non si ferma più
Ci sono voluti 5 anni dopo i fatti di calciopoli, ma grazie alla cura Conte la Juve sembra essere tornata ad occupare il posto che le è sempre spettato nel campionato italiano. Con la schiacciante vittoria sul Palermo (3-0) i bianconeri si propongono definitivamente come unica alternativa credibile al Milan per la vittoria finale. I rossoneri sono ora distanti un punto, dopo il pareggio senza reti ottenuto a Firenze, ma bisogna considerare che la Juve deve ancora recuperare il match esterno contro il Napoli saltato a causa del maltempo. Si fermano invece tutte le altre squadra di testa: l’Udinese sconfitta nettamente per 2-0 dal Parma e la Lazio che riesce a strappare un punto al San Paolo di Napoli  grazie ad una superba prestazione di Marchetti che nel secondo tempo ha eretto un vero e proprio muro davanti alla porta biancoceleste. Con la vittoria sul Lecce si riaffaccia nelle zone medio-alte della classifica anche la Roma ma data la discontinuità cronica della squadra capitolina è impossibile capire se riuscirà a restarci. Da segnalare infine che gran parte dei risultati di questo week-end sono stati condizionati da errori arbitrali abbastanza grossolani. Speriamo che si tratti solo di una coincidenza e non sia indicativo della qualità dei nostri arbitri.

Fonte:

VIDEOGAMES E TECNOLOGIE
Una Bufera di potenze infernali invaderà le console.
Jay Wilson, game director di Blizzard, in una recente intervista su Game Informer ha confermato la futura trasposizione di Diablo 3 su console.
Si tratta di un ingresso trionfale in un mercato sul quale la mamma di Starcraft, Warcraft e Diablo non aveva ancora mai deciso di investire seriamente (il fantasma di “starcraft Ghost” ancora si aggira lamentoso nel limbo delle idee mai sviluppate). Il motivo alla base di tale attesa si può ricercare nella ferrea volontà di Blizzard di fare le cose in grande: la software house, infatti, non si accontenterà di adeguarsi alle strategie dei concorrenti, i quali continuano imperterriti a proporre su console versioni identiche (o leggermente peggiori) dei loro giochi per PC, bensì ricostruirà Diablo 3 in modo tale che i giocatori lo vedano come un titolo “nato per console”. Non sappiamo come tuto ciò sia possibile senza stravolgere l’anima stessa di un gioco come Diablo, che fa dell’esperienza online e dell’accoppiata mouse-tastiera i suoi cavalli di battaglia. Sta di fatto, tuttavia, che ,ad avvalorare queste promesse, la Blizzard ha già cominciato ad assumere e a formare un team di esperti con il solo obbiettivo di gestire l’ascesa nel mondo delle console.
Le produttrici di hardware (Nintendo, Sony e Microsoft) faranno bene a tenere sotto attenta osservazione gli sviluppi di questa vicenda: se una di loro riuscisse ad accaparrarsi l’esclusiva per i giochi Blizzard su console otterrebbe un vantaggio enorme sulle altre. Ricordiamo che, nell’opinione di chi vi scrive, la Blizzard è una delle pochissime software house a non aver veramente mai sbagliato un gioco.

Fonte:

I giochi veri affossano il 3DS?
Dal giorno del suo lancio sul mercato, il piccolo Nintendo 3DS non ha avuto proprio molti momenti felici.
Pochi giochi, poche idee e, soprattutto, poche vendite hanno aperto una profonda ferita negli ultimi bilanci della grande N.
Che cosa farà Nintendo per correre ai ripari? Semplice, giochi più brutti.
Reggie Fils-Aime, presidente di Nintendo America ha, infatti, rilasciato un’ intervista in cui afferma che al prossimo E3 saranno annunciati tanti nuovi giochi per 3DS interamente dedicati ai casual gamer.
La nuova portatile Nintendo avrebbe infatti sofferto enormemente proprio per la mancanza sui suoi due schermi di titoli dedicati a questo target di mercato che diventa ogni giorno più largo, più profittevole e meno esigente.
Riprenderà dunque con forza la politica che per molti anni ha interessato (o logorato?) la bianca Wii e il Nintendo DS: tanti giochini semplici e immediati per allietare le feste o per giocare sul lettino da spiaggia.
Aspettiamoci anche per 3DS un esercito di “giochi-settimana enigmistica”, “accarezza il tuo inutile cucciolo” e “compra vestiti al tuo pony” entro il 2013.
E pensare che proprio negli ultimi tempi Nintendo, grazie a Xenoblade Chronicles, Zelda Skyward Sword e Super Mario 3D Land, sembrava aver cominciato a ripercorrere la via delle vecchie glorie.

Fonti:

WEB E STRANEZZE DAL MONDO
Dai soldatini a Youporn: com’è cambiata l’infanzia!
In seconda-terza elementare accanto a giochi, fumetti e libri, per i bambini già dai 7 anni c'é Internet, finestra sul mondo e anche sulle sue brutture come la pornografia, il cyber-bullismo e il nuovissimo fenomeno del 'sexting'; si tratta dello scambio tra coetanei di immagini a sfondo sessuale. Nel 9% dei casi i giovanissimi trasferiscono anche nella realtà gli incontri fatti in rete, il tutto all'insaputa dei genitori che, in sette casi su 10, ignorano le loro abilità e le loro attività davanti allo schermo. E' quanto emerge da una poderosa indagine in 25 Paesi europei, in cui sono stati intervistati oltre 25 mila ragazzi (e per ognuno di loro, uno dei genitori) tra i 9 e i 16 anni, condotta dalla rete EU Kids Online Network. Dallo studio emerge che l'uso di Internet è profondamente radicato nella vita dei giovani: il 93% naviga almeno una volta alla settimana e il 60% lo fa tutti i giorni o quasi. L'età media a cui si accede alla Rete è sempre più bassa, 7 anni in Danimarca e Svezia, 8 negli altri Paesi del Nord Europa e 10 in Grecia e Italia (dove il 60% dei ragazzi usa Internet quotidianamente). Il 59% ha un profilo sui social network, il 14% dichiara di aver visto su Internet immagini a sfondo sessuale. Il 6% ha ricevuto messaggi online di cyber-bullismo e il 3% li ha inviati ad altri. Dalle maglie della Rete emerge poi un fenomeno nuovo, il 'sexting', lo scambio di immagini sessuali che interessa il 15% dei giovani tra gli 11 e i 16 anni, anche se solo il 3% ammette di aver inviato immagini, oltre ad averle ricevute. I rischi di Internet, per un ragazzo su 10 (il 4% dei ragazzi italiani), travalicano i confini dello schermo, traducendosi in incontri reali e solo l'1% si dice infastidito dall'esito. Quello delineato è una realtà ignota per i genitori che nel 40% dei casi non sanno che i figli hanno visto immagini sessuali, il 56% ignora che hanno ricevuto messaggi offensivi e il 61% (in Italia la percentuale sale al 67%) esclude che i ragazzi abbiano poi incontrato persone conosciute online.

NERD E OTAKU
Lupus in Tabula
I giochi da tavolo si collocano certamente fra le prime esperienze di un nerd che si rispetti (forse secondi giusto alle collezioni di schede telefoniche o figurine e ai fumetti), magari proprio per l'annoso dilemma su quale sia il più bel gioco fra Monopoli, che accompagnava vagiti e ambizioni capitalistiche sin da giovanissima età, o Risiko, che apriva la porta a strategie e voltafaccia degni dei più spietati e folli guerrafondai. Dopo questi due giochi da tavolo di storica memoria, ovviamente, il cammino prosegue e si va alla cerca di giochi da proporre ai propri amici durante le serate insieme, e proprio in questo modo ho avuto modo di conoscere Lupus in Tabula.
Prima cosa che salta all'occhio, è l'ampio numero di giocatori, da 9 a 23, un'ottima scelta per le grandi serate. E' evidente però che regole complesse o macchinose creerebbero non pochi problemi, ma per fortuna le preoccupazioni svaniscono nel momento in cui si sfoglia il regolamento, veramente immediato ed essenziale.
In pratica si inizia scegliendo uno dei partecipanti come narratore, il quale avrà un ruolo neutrale e di supervisione sullo svolgimento del gioco, il quale procede con il distribuire a ciascun giocatore una carta "ruolo" descrittiva del tipo di personaggio che deve rimanere segreto per tutti gli altri.
I personaggi sono di due tipologie: umano o licantropo. Durante la notte, nel villaggio di Lupus in Tabula (tipico incipit del narratore), tutti i giocatori chiudono gli occhi e iniziano a battere una mano sul tavolo per mascherare i rumori: solo i licantropi aprono gli occhi, e indicano al narratore uno degli abitanti. Il giorno successivo, quando viene descritta la sua morte (e il giocatore relativo abbandona il gioco) tutti i personaggi si riuniscono per decidere chi linciare.
Questo è il momento in cui si snoda l'interazione fra i giocatori, ciascuno consapevole del proprio ruolo e con lo scopo di dirigere la votazione a favore di uno dei sopravvissuti per tentare così di eliminare la minaccia del licantropo. Al termine della votazione, chi riceve più voti di condanna viene linciato, e non deve svelare la propria carta personaggio: il fulcro del gioco è per l'appunto l'incertezza sull'aver giustiziato un innocente o meno. A partire dalla notte successiva, se ancora presente un licantropo, i suoi efferati attacchi continuano e così il gioco prosegue finchè non si realizzano le condizioni di vittoria: se tutti i licantropi sono eliminati, non ci sono più morti e gli umani del villaggio vincono il gioco, mentre se i lupi mannari vivi sono pari agli umani rimanenti allora saranno i mostri ad avere la vittoria banchettando con i superstiti.
Divertente, semplice e decisamente da provare: consiglio l'espansione, che migliora le votazioni e introduce...i fantasmi!


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