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giovedì 2 dicembre 2010

La pena di vita ed il diritto alla morte...

Avviso: Questo articolo tocca un argomento molto delicato. Non ho intenzione di offendere nessuno ma, come già detto prima, se avverrà non mi scuserò. Ognuno ha il diritto di esporre la proprio opinione finchè questa non lede il diritto altrui di esprimersi. La mia libertà finisce dove comincia la tua.


Salve a tutti miei cari Blog reader! Ringrazio chi mi ha contattato in pvt su facebook apprezzando l'articolo "Gli Scazzi di Sarah". Sono lieto abbiate concordato con me. L'intervista su "Black or White: il razzismo involontatio" è quasi pronta. Spero di potervela consegnare martedì prossimo. L'avrei già pubblicata se martedì questo non avesse piovuto a dirotto... Mannaggia!!!!! Ho attivato il nuovo sondaggio; se volete sapere com'è finito il precedente guardate sul gruppo di Facebook ;) Detto ciò passiamo all'argomento di oggi...


La vita e la morte... un disegno di maestosa complessità. Qualcosa di cui l'uomo possiede solo in parte il controllo. La pena di morte, la scelta di avere un figlio, armi di distruzione di massa, embrioni artificiali... e poi il destino e l'imprevedibile serie di eventi. Infatti possiamo anche decidere di morire oggi ma le cose potrebbero andare diversamente. Questo perchè noi non siamo totalmente padroni della nostra sorte. Se poi si creda che responsabile ne sia Dio o il Caos, queste sono solo scuole di pensiero. Quello di cui discuteremo oggi è quel frammento di libero arbitrio che ci viene concesso. Argomento che  da origine ad un gran numero di dibattiti, sopratutto quando si parla di aborto o di eutanasia (morte assistita). C'è chi ritiene che questi ultimi siano rispettivamente un omicidio ed un suicidio. Chi di contraparte le concepisce come scelte difficili ma sinonimo di libertà. Io sono dell'ultima scuola anche se, da bravo uomo di legge, desidero che questi istituti siano accompagnati da una rigorosa disciplina normativa. Quello che mi chiedo è: si può impedire ad una persona di scegliere la morte per credenze religiose altrui? Si può togliere ad un malato terminale la scelta di una fine senza sofferenze? L'uomo non è Dio; ma se io non credo in Dio? Se voglio solo smettere di vivere nel dolore? Parliamone...


Lecco, 25 novembre 1970 – Udine, 9 febbraio 2009
Ho deciso di non spiegare la mia posizione sulla pena di morte. Ci vorrebbe troppo e non vorrei essere frainteso. Di conseguenza mi limiterò a occuparmi dell'eutanasia. Vorrei intanto spezzare una lancia a favore della scelta del Consiglio dei Ministri d'istituire il 9 febbraio la Giornata degli stati vegetativi. Si la voglia proprio spezzare ma sulle loro fronti. Come sapete quella è la data della morte di Eluana Englaro. Per chi non la ricorda era quella ragazza in stato vegetativo da 15 anni e 9 mesi. Morì dopo una lunga battaglia portata avanti da suo padre, fino ad una sentenza della Corte di Cassazione, affinché fossero interrotte le cure che la tenevano in vita. A meno che non intedessero memorare questa piccola vittoria a tutte quelle persone che, nella situazione di Eluana, hanno ora diritto a scegliere come vivere o morire. In caso contrario sarebbe un comportamento inopportuno e indecoroso da parte di questo governo. Infatti a mio avviso è l'ennesima occasione di propaganda delle proprie idee; occasione sfruttata grazie all'abuso del proprio potere e all'immagine di una ragazza deceduta. Potreste pensare che esagero allora vi faccio un'esempio. In un prossimo e speriamo lontano futuro la Lega prende il potere:

Salve a tutti

So che vi aspettavate che presiedesse questa celebrazione il Presidente del Consiglio Bossi ma è impegnato a discutere di alcune faccende col Presidente della Repubblica Berlusconi. Dopo molte lotte in Parlamento è stato deciso che il 2 giugno, precedentemente noto come "Festa della Repubblica", ora sarà ricordato come "Festa della Padania" o "Padania Day". Sono sicuro che apprezzerete questa nostra presa di posizione. Mi raccomando di vestire tutti di verde come a San Patrizio. Chi non lo farà verrà pizzicato alla gola! Così a fine giornata parlerete come il Senatur! Ed inoltre sarà un terrone. Padania per tutti!

Certo in questo caso l'intromissione sarebbe a danno della collettività, però io trovo altrettanto detestabile l'idea che un Governo sponsorizzi le proprie idee calpestando il ricordo di una ragazza ormai morta. E non solo il ricordo di lei ma anche della battaglia di suo padre. Hanno provato a costringere Fazio, che si è rifiutato fino alla fine, di cambiare il copione di "Vieni via con me" lasciando uno spazio per i movimenti "Pro-vita". Purtroppo era impossibile che questa vicenda familiare non divenisse di dominio pubblico però sarebbe stato più corretto che i politici, da tutte le parti, avessero evitato di sfruttare questa storia per mettersi in mostra.

In America (magari l'avete visto in qualche telefilm) il testamento biologico è una possibilità concreta per il paziente; un diritto inalienabile. Lasciandoci indietro la nostra tradizione cattolica, in un paese sempre più laico (anche se laico è sempre stato seppur solo su carta), in questi anni sono stati fatti passi da gigante. Il divorzio, l'aborto, la rimozione dei crocefissi dalle scuole, la diffusione di attività di volontariato fra i laici ed ora forse il testamento biologico. Come ho detto all'inizio "La mia libertà finisce dove comincia la tua". Io ho il sacrosanto diritto di decidere per me e finchè questo non vada contro la morale ed il buon costume la tua opinione non può condizionarmi. Ci sono persone cattoliche che vanno in ospedali specializzati nella sofferenza. Assistono i pazienti che vogliono morire nel dolore, senza medicinali di sorta nè anti-dolorifici, per avvicinarsi a Cristo e Dio in quelle ultime ore. Perchè se loro possono condannare il loro corpo al tormento gli altri non possono prendere la via, chiamiamola, "facile"? Un malato terminale costretto in ospedale o una persona in stato vegetativo permanente non sono dei suicidi. Sono degli sfortunati che desiderano andarsene con dignità; quella che per loro è tale. Mi fermo qui e spero sarete voi ad allungare il dibattito. Ogni opinione è sacrosanta e rispettata qui:

  1. Perchè siete i miei adorati lettori.
  2. Perchè è lo scopo del Blog.
  3. Perchè possiamo sempre imparare dagli altri.
Vi invito anche a riflettere sul nostro essere preda del destino. Non possiamo mai sapere cosa ci accadrà ed è questo il bello e brutto della vita. Ma in fondo questo è normale perchè...

We are in the jungle...


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Questo articolo è dedicato a Mario Monicelli. Maestro ci saluti con un dolce/amaro schiaffone. Come in Amici miei noi procediamo sui binari della vita, mentre tu rimani fermo a sorriderci dalla stazione.
 Grazie
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FILM CONSIGLIATO: Philadelfia

5 commenti:

  1. Io nn ho capito qual'è il tuo pensiero.... Ma sopratutto forse (e dico forse) c'è ancora un po di confusione su cos'è l'eutanasia e per esempio qual'è la differenza col divieto di accanimento farmaceutico per esempio!! Poi vorrei fare un'altra provocazione..... Rivolta però qsta volta solo a un gruppo ristretto di persone, ossia quelle persone ke lavorano in ospedale (medici, infermieri, specializandi, tecnici di laboratorio etc....). Voi dedicate la vostra vita alla salvaguardia delle vite altrui! Ki addirittura facendo un giuramento vincolante sul vostro lavoro e sul vostro rendimento!! Quindi la mia domanda/provocazione è questa: Perchè voi ke cercate con ogni mezzo di salvare la vita ai vostri pazienti finchè sono "coscienti", nel momento in cui si trovano in condizione "vegetativa" (ke però secondo me è erronea definirla cosi, perchè in medicina lo stato vegetativo è una cosa molto differente allo stato vegetativo giuridico!!!) nn sbatte ciglio nel staccare VOI, la spina?? Nn va proprio contro cio in cui credete?? Ma ci credete?? O sono solo oramai carriere fatte per una questione economica e basta?? Io da studente in campo sanitario (ma piu immesso all'interno della ricerca ke nella branca clinica...) nn sarei molto felice dell'eventuale risultato Medico= boia.... Anzi lo vivrei come un fallimento personale..... Spero ci siano persone ke m possano rispondere a qsta mia provocazione.... D.F.

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  2. Me no parla come joda vero!! Scusate per l'italiano.... ma l'ho scritto di getto senza rileggerlo prima di postarlo!! Sorry

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  3. Non lo so... penso che se sei un medico e non più fare nulla per un paziente magari vorresti alleviarne le sofferenze. Mica puoi inventarti il farmaco miracoloso no? Allora dico: diamogli la possibilità di morire senza sputà sangue. Non sono sicuro di dire bene ma credo che ci sia differenza tra un boia ed un medico perchè il secondo vorrebbe salvarti ma non può.

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  4. Per capire una scelta simile bisogna esserci passati...

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  5. Si ragazzi io cmq ripeto voleva essere una provocazione piu sull'ambito di ki vive qste cose esternamente ovviamente (medici, infermieri, tecnici di laboratori... etc etc)..... Rispondo a federico (sempre in maniera volutamente e goliardicamente provocatoria!!):" Mica puoi inventarti un farmaco miracoloso??" E perchè no?? o meglio, sicuramente il farmaco no, ma una terapia ke arresti o faccia regredire la malattia, perche no?? Scusa come pensi ke siamo arrivati a tutte le scoperte mediche fino ad adesso?? Lasciando morire le persone ke nn possono essere curate con i farmaci/terapie scoperti FINO ad ora?? Ti faccio una domanda: tu sai grazie a ke cosa si è sviluppata tanto la chirurgia moderna, e i trapianti?? No... Te lo dico io.... Grazie, per modo di dire ovviamente, agli esperimenti di Menghele fatti sugli ebrei.... Non sto scherzando!! Si studiano qste cose.... Nn dico ke dobbiamo fare come Menghele!! Ma cosi è controproducente per qualsiasi ricerca in qsto senso!! E per finire, mio cavo Federico (anke se mi sa ke nn ci conosciamo), ho la sensazione ke nn hai ancora ben kiaro la differenza tra accanimento farmaceutico, e eutanasia..... In uno smetti di tener vivo il paziente con medicinali e strumenti.... Nell'altro gli dai dei medicinali ke gli provocano una morte "indolore".....

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