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martedì 24 gennaio 2012

Sancta Santorum Journal 41°

EDITORIALE INDIPENDENTE
MAN OF THE WEEK

La tragedia della Costa Concordia avvenuta la scorsa settimana, ha in parte offuscato e  messo in secondo piano una tremenda vicenda, accaduta   in una periferia di Milano lo scorso 12 Gennaio. Nella giornata di sabato si è svolto il funerale solenne presso il Duomo di Milano del vigile urbano Nicolò Savarino,tragicamente travolto e ucciso mentre cercava di arrestare la fuga di un SUV. Come è ben noto il vigile era in sella ad una bicicletta e dopo essere stato travolto ed abbandonato sul terreno gli assassini sono fuggiti. Dopo alcuni minuti, come se nulla fosse, hanno parcheggiato l’auto. Rimane da comprendere il motivo per il quale i due sono stati disposti ad uccidere piuttosto che sottoporsi al controllo dell’agente. Grazie ad un’indagine dettagliata e minuziosa. La Polizia di Stato, in collaborazione con l’Interpol è arrivata all’arresto di Goico Jovanovic, 24 anni nomade, accusato di essere alla guida quel giorno e quindi di aver ucciso Nicolò Savarino. Inutile dire che lo stesso è un pluripregiudicato libero di scorazzare per il nostro paese ad uccidere qua e là. Ahimè  non è una novità… Potrei stilare un elenco di pirati assassini della strada talmente lungo da rovinarvi la giornata. In molti di questi casi i pirati sono nomadi ubriachi,drogati e tranquillamente alla guida delle loro autovetture che investono e uccidono a piacere. E noi? Bhè guai a dire qualcosa contro un nomade! Non vogliamo discriminare nessuno, non possiamo essere razzisti. Siamo italiani, siamo buoni e ci facciamo ammazzare dagli zingari. Tanto loro non hanno nulla e di conseguenza nulla da perdere. Non voglio decentrare l’attenzione, togliendo spazio al povero vigile morto facendo il proprio lavoro. Chissà che qualche responsabilità non l’abbia anche colui che manda in giro dei vigili urbani disarmati in sella a delle biciclette nelle periferie di Milano.



CRONACA/POLITICA ITALIANA
Forconi per le strade, aureole sui Monti.
Vi avevo promesso di tenere d’occhio questo Governo tecnico e l’ho fatto. Per dovere d’informazione, vi avviso che il mio parere riguardo alla Manovra è conforme a quello dato dall’Europa: Positivo. Le ragioni non ve le darò io, ma persone direttamente interessate da questo disegno di legge.

Un benzinaio: Non sciopererò. Non siamo mai stati una categoria unita, quindi non trovo ragioni per chiudere e poi beccare colleghi aperti. Inoltre a me questo cambio non dispiace. Posso passare ad un altro marchio ed ho nuovi prodotti… Ti dico che poteva andarci peggio e pensa che ho due cugini tassisti.
Un laureato in farmacia: Uscire da quell’università è un incubo, ma farsi assumere è peggio. Ci sono solo un tot di farmacie per quartiere e sono sempre nelle mani degli stessi cognomi. Conosco un farmacista che ha ereditato dal precedente proprietario il suo esercizio, ma solo perché questo non aveva figli. Qui è peggio che con le cattedre universitarie. Forse ora avrò una possibilità…
Un avvocato: Nessuno ha mai rispettato i listini per le fatture. La lettera di un avvocato può costare dai 200 ai 3000 euro in base all’intestazione. Quindi non vedo il problema, soprattutto quando ormai aprono anche studi di consulenza legale, che alcuni chiamano scribacchini, che per 50 euro ti fanno lo stesso lavoro. Anche questa è concorrenza.

Monti è riuscito a convincermi con ogni suo intervento. Ero contrario che i supermercati vendessero farmaci, perché erano soldi sempre nelle mani degli stessi, ed invece ha messo questa opzione come residuale. Ero solidali coi tassisti che avevano pagato la loro licenza bei soldi e lui gli ha messo lo sgravo fiscale ed ha previsto che le nuove licenze siano solo part-time. Ha previsto per alcuni studenti universitari che il praticantato cominci già negli ultimi 6 mesi di studio. Ha previsto degli sgravi fiscali per gli imprenditori sotto i 35 anni e manovre di assunzione semplificate per gli straniere nelle imprese agricole. Sono interventi normali per un Paese sano, quindi straordinari per il nostro. L’eliminazione dell’Ici aveva portato gli enti locali al collasso, con la Polverini che chiudeva gli ospedali nel Lazio per recuperare denaro. C’è chi attacca questo Governo per non aver agito anche nei confronti della banche e non capisce che invece è stato un bene. Liberalizzare gli istituti di credito avrebbe reso la vita più facile alla casta dei banchieri che avrebbe potuto ramificarsi senza più limiti con altri nomi. Invece Nonno Mario ha preferito legiferare in modo che non ci fossero sempre i soliti nomi nei consigli d’amministrazione delle banche. Ha limitato il numero di iscrivibili all’albo dei giornalisti per evitare che gli Italiani continuino a sborsare denaro per imprese private che, nonostante facciano informazione, non hanno diritto ad essere sovvenzionate fino al prosciugamento dei nostri conti. Se non vendono significa che il mercato non li vuole; punto. Oggi c’è chi scende per le strade coi forconi, bloccando le strade. Sono persone arrabbiate, che non ce l’hanno solo con questo Governo, ma con la politica in generale. Non tutti dispongono delle competenze per capire questa manovra, ma sanno di essere stati dimenticati. Un camionista siciliano non può spendere 295 euro per arrivare in Calabria; è incostituzionale ed anti-europeista. Questo non significa però che il Governo Monti sia un male, ma solo che deve intervenire anche in questo senso. Oggi sentivo di un autotrasportatore che è stato affiancato da due macchine che lo hanno costretto a fermarsi puntandogli una pistola contro.  Lui credeva che volessero rubargli il camion, invece gli hanno bucato le ruote con le tenaglie. Erano 4 napoletani che non accettavano la sua decisione di non scioperare. Forse erano dei suoi colleghi che da scioperanti si sono trasformati in criminali. Forse erano dei criminali (quelli veri) che voglio gettare benzina sul fuoco per combattere un Governo giusto che colpisce i poteri forti, anche criminali. Vi ricordate dei Black Block? Appunto.

CRONACA/POLITICA ESTERA

Parigi si arrende
La Francia ha sempre avuto un atteggiamento di supremazia in politica estera, residuo del periodo colonialista , questo atteggiamento è cresciuto con l'arrivo di Sarkozy all'Eliseo.
Il desiderio di primeggiare è stato evidente quando scoppiò il caso Libico, Sarkozy improvvisamente ebbe uno scatto di aggressività nei confronti di Tripoli, cercò in tutti i modi di guidare la coalizione e non seguendo i piani stabiliti fece lanciare i primi missili. Questa smania isterica era dovuta alla necessità di mostrare in patria quanto fosse imponente la Grandeur con lui al timone e all'intenzione di apparire il liberatore agli occhi dei libici per poi fare affari con i nuovi leader. Allo stesso modo la Francia sta gestendo la questione Iraniana, mostrando muscoli e minacciando di sanzioni Teheran.
Notando un'America più diplomatica con Obama alla Casa Bianca Sarkozy sta cercando, o ha cercato, di fare della Francia una valida alternativa. . . ma quanto è credibile?
Tre giorni fa 4 soldati francesi sono stati uccisi in Afghanistan, 4 soldati che erano li con la forza internazionale di pace. Sarkozy ha reagito nel peggior modo possibile: ipotizzare il ritiro dei
suoi soldati dal paese. Di tutto quello che poteva dire ha detto la cosa più sbagliata, sarebbe la resa di Parigi di fronte al terrorismo come fecero gli Spagnoli con Zapatero anni fa.
Sarkozy ha a breve le elezioni e non volendo apparire in patria come il responsabile di eventuali altre vite perse più avanti rischia di apparire come un codardo che oltre a vanificare le 80 vite già perse si arrende al terrorismo, quel terrorismo che uccide 4 soldati sperando di indurre il paese di appartenenza al ritiro. Allora torniamo alla domanda, con questo Presidente quanto è credibile la Francia come leader nella politica Estera?

Fonte:
http://archiviostorico.corriere.it/2012/gennaio/21/Strage_soldati_francesi_Ora_potremmo_co_8_120121052.shtml

CRONACA ROSA E SPETTACOLO
COME IL PETTEGOLEZZO ANCHE L'INFLUENZA GIRA DI PERSONA IN PERSONA.
AUGURI DI PRONTA GUARIGIONE ALLA NOSTRA VALENTINA


CALCIO E SPORT VARI
La Juve è campione d’inverno
Il nostro campionato, dopo anni di dominio nerazzurro, nato dai fatti di Calciopoli, è finalmente tornato competitivo come 10 anni fa, quando c’erano 7 grandi squadra che lottavano alla pari. Oggi non è proprio così ma comunque regna un certo equilibrio.
Alla fine del girone d’andata infatti in testa alla classifica c’è la Juventus, che si è aggiudicata il titolo d’inverno sconfiggendo fuori casa l’Atalanta (0-2) in un match complicato poiché solo il Milan era riuscito a vincere a Bergamo in questa stagione. Alle sue spalle, staccato di un solo punto dopo la sconfitta nel derby, c’è proprio il Milan che è riuscito a tenere il passo sconfiggendo facilmente il Novara, sempre più in affanno sul fondo della classifica, grazie alla doppietta ed alla grande prestazione del solito Ibrahimovic. Continua a tenere il passo delle grandi anche l’Udinese, terza a 3 punti dalla vetta, grazie alla vittoria firmata Di Natale contro il Catania, così come l’Inter di Ranieri, che battendo la Lazio per 2-1, non senza qualche polemica, ha ottenuto la settima vittoria consecutiva rientrando di diritto tra le pretendenti al titolo. Grazie a questa sconfitta perde invece terreno proprio la Lazio, scavalcata dai nerazzurri che vede avvicinarsi anche gli eterni rivali giallorossi. Totti (recordman di gol segnati in serie A con la stessa maglia: 211) e compagni infatti si sono sbarazzati con facilità irrisoria del Cesena per 5-1 e con una partita in meno sono potenzialmente a pari punti con i cugini. Continua invece a delude il Napoli, fermato sull’1-1 a Siena. D’altra parte ripetere la stagione straordinaria dello scorso anno era davvero difficile.
Restano dunque da giocare altre 19 partite e al momento è quasi impossibile fare un pronostico su quelle che saranno le posizioni a fine campionato: MENO MALE!!!!

Fonte:
http://www.repubblica.it/sport/?ref=HRHM1-4


VIDEOGAMES E TECNOLOGIA
Il ritorno di R.E.
Inesorabile ed apparentemente invincibile, il brand di Resident Evil ancora una volta risorgerà dalla tomba alla vecchia maniera degli zombie. Ma le analogie tra l’archetipo del morto vivente e  questo nuovo “Resident Evil 6” sembrerebbero esaurirsi qui: l’annuncio del 19/01, con cui Capcom ha confermato lo sviluppo del sesto episodio, è stato accompagnato dal primo trailer ufficiale del gioco, il quale di lento, barcollante e mugugnante non ha veramente nulla.
Sulla scia di una domanda sempre più in cerca di esperienze esplosive e personaggi dal grilletto facile, sembrerebbe proprio che Capcom  abbia deciso di non riesumare la vecchia scuola dei survival horror claustrofobici ed oppressivi. Anzi, per essere sicura di non commettere errori, pare che le abbia piantato un paletto nel cuore e mozzato la testa; non si sa mai di questi tempi.
Dunque questo Resident Evil 6 riprende pienamente la deriva action del suo predecessore, dovutamente aggiornata alle esigenze di mobilità delle attuali generazioni: è stato confermato, infatti, che sarà finalmente possibile sparare in movimento !
E non solo questo: i nostri protagonisti, un invecchiato Leon Kennedy e un sempre tamarro Chris Redfield, potranno anche tuffarsi  in scivolata per mitragliare i nemici alle spalle, utilizzare le  immancabili coperture dinamiche ed ingaggiare gli avversari con veloci e letali attacchi corpo a corpo. Per far fronte a queste superiori capacità, il parco mostri è stato rinnovato con tanti nuovi zombie sempre più grossi, più veloci e più cattivi.
Inoltre, Capcom promette una trama al contempo epica e spaventosa, tanti nuovi personaggi, uniti a vecchie conoscenze ed il ritorno della modalità cooperativa fino a sei giocatori (probabilmente la solita “mercenaries”).
L’uscita è prevista per il 20 Novembre su Xbox 360 e PS3 e qualche giorno più tardi per la versione PC. Ricordatevi: nel dubbio mirate alla testa.

Fonte:
http://www.everyeye.it/multi/notizia/capcom-annuncia-ufficialmente-resident-evil-6-per-xbox-360-ps3-e-pc_117212

http://www.youtube.com/watch?v=SJhOYImR2AQ


OTAKU E NERD
Promethean: the Created
Rimanendo in casa White Wolf, questa settimana affrontiamo un gioco di ruolo che purtroppo è rimasto un po' in disparte all'interno dei titoli del nuovo Mondo di Tenebra (e dunque, purtroppo, non è stato tradotto).
Promethean è un gioco che comporta sicuramente un maggiore impegno, sia per le tematiche affrontate che per l'archetipo del personaggio che va a formare. Il Prometiano non è nient'altro che un artefatto, una creatura artificiale in cui è stata infusa la vita: può essere un Golem, così come una creazione derivata dall'assemblaggio di più corpi, o anche una statua che ha preso vita. Il Pyros, ovvero il Fuoco Divino, scorre dentro questi simulacri permettendo loro di animarsi e iniziare a comporre pensieri propri, consapevoli solo in parte della propria natura e con la mancanza totale di ciò che neanche una creazione così straordinaria ha potuto conferire loro: l'anima, ciò che può renderli finalmente umani. Il gioco si muove fra le luci dei misteri alchemici e le ombre del dubbio su ciò che possa significare il concetto di "umanità" per i suoi protagonisti. Privi, in parte o in tutto di questa caratteristica, compiono così la ricerca orientata verso la propria completezza.
Per quanto ciascuno possegga inoltre dei "doni" che riflettono la propria origine sovrannaturale, sono costretti a vivere una vita ai margini della società mortale per l'influenza che generano sulla stessa: tutti vedono in un Prometiano un diverso, un pariah, qualcuno di cui aver sospetto e un capro espiatorio per sfogare le proprie emozioni negative. La scelta fra fuggire il mondo o altrimenti liberarsi di questa terribile maledizione è il fulcro della psicologia di queste creature, le quali a volte covano sentimenti di vendetta nei confronti dei propri creatori, o altrimenti un attaccamento filiale e sofferto (Edward Mani di Forbice potrebbe dare un'idea di questo sentimento); ovviamente, la continua sensazione di mancanza di un'anima è una ricorrenza necessaria, così come la paura (soprattutto del diverso) e l'opprimente vuoto che disegnano i contorni del mondo di tenebra.
Ogni personaggio, pur vincolato dal modo in cui è stato creato e dal tipo di infusione che ha ricevuto dall'Azoth, ha infinite capacità di evoluzione a seconda delle scelte che compie e del modo in cui affronta ogni situazione, e questo rende il gioco molto incentrato sul rapporto giocatore-narratore. Per questo motivo, lo considero adatto per piccoli gruppi di gioco (3-4 persone al massimo), con un narratore in grado di porre molta cura nei dettagli.

Fonte:
http://www.white-wolf.com/

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